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MotoGP, GP Giappone 2017: Valentino Rossi sarà l’arbitro del Mondiale. Una variabile impazzita per Marquez e Dovizioso

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Sono passati già alcuni giorni da quel ritorno inaspettato. Tanto inchiostro sprecato e tastiere logorate nel decantare le lodi di un pilota “attempato” ma dall’animo più battagliero che mai. Il weekend di Aragon (Spagna) non è stato tanto quello del trionfo di Marc Marquez o di un Andrea Dovizioso sottotono ma quello di Valentino Rossi e della sua esibizione in sella alla Yamaha.

Un interesse, in alcuni casi, oltre i confini della decenza nel tentativo di mettere in discussione un infortunio, per qualcuno, burla creata ad arte per alimentare un mito mediatico falso. Pregiudizi difficili da estirpare ma, con rammarico, da accettare perché facenti parte di un mondo, il web, vetrina di tante realtà: dalla più lucente alla più buia. Ora però, dopo il quinto posto dell’appuntamento spagnolo dal sapor di vittoria, per Valentino è tempo di Motegi, teatro della prossima sfida su due ruote.

Sarà il Giappone la prossima tappa del Circus e le curiosità non sono poche: che cosa farà il campione? Godrà di una condizione migliore rispetto all’ultima esibizione? Il ritorno al ranch, per allenarsi, è una testimonianza di vitalità seppur il dolore ancora lontano dall’essere scomparso. Che piaccia o no parliamo pur sempre di una frattura di tibia e perone vera e non presunta.

Le intenzioni di Valentino sono chiare: lottare coi migliori ed essere in lizza per il successo di tappa. Propositi ambiziosi, fortemente dipendenti da una Yamaha, quest’anno, andata un po’ indietro gara dopo gara. Dopo un inizio folgorante, con Maverick Vinales in versione Top Gun, la Casa dei tre diapason ha subito la risposta prima di Ducati e poi di Honda. Di fatto, sono stati Marc Marquez (5 vittorie) ed Andrea Dovizioso (4 vittorie) ad essere visitatori più assidui del gradino più alto e negli ultimi round l’iberico sembra voler far di quel posto una propria esclusiva.

Va da sé che un Rossi con tanta voglia di gareggiare, per nulla spaventato dal non essere al 100%, senza aver niente da perdere e con un Mondiale ormai lontano (-56 da Marquez in graduatoria a 4 gare dal termine), possa renderlo arbitro della sfida tra il ducatista e l’hondista. Senza dover parteggiare per l’uno o per l’altro, ma pensando solo al proprio orticello e divertimento, il 9 volte campione del mondo potrebbe essere la vera mina vagante di quest’ultimo stint di campionato. 

Competere a mente libera e per il solo piacere di farlo è un vantaggio. Di questo carburante extra il “Dottore” vuol servirsi non soltanto per lenire le proprie ferite ma anche per prendersi una piccola rivincita nei confronti di un destino poco fortunato in questo 2017. Dovranno dunque stare attenti il Cabronçito, il Dovi e Maverick perché anche grazie alla presenza di Rossi la partita mondiale potrebbe prendere pieghe inaspettate.

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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