MotoGP

MotoGP, GP Malesia 2017 – Grazie, Andrea Dovizioso. Si sogna fino all’ultimo: sempre in piedi, ora l’impresa a Valencia. Ma Marquez…

Pubblicato

il

Ad Andrea Dovizioso bisogna solo dire grazie per aver confezionato una stagione davvero da sogno e per avere tenuto aperto il Mondiale 2017 della MotoGP fino all’ultima gara. Il forlivese non ha mai mollato un colpo, ci ha creduto fino in fondo, ha provato a tenere aperto ancora una piccola porta per conquistare il titolo iridato e a Valencia si giocherà davvero il tutto per tutto: serve un’autentica impresa per poter festeggiare, deve vincere sul tracciato spagnolo e sperare che Marquez arrivi oltre l’undicesima posizione ma intanto siamo ancora qui a parlarne, al termine di un’annata infinita e davvero appassionante.

Non era tra i grandi favoriti della vigilia, in pochi lo vedevano in grado di poter lottare in questo modo e invece il Dovi ha dimostrato di essere un autentico Leone indomito e indemoniato, un Campione che è esploso nel corso degli ultimi mesi, entrato di prepotenza in una nuova dimensione a 31 anni dopo una carriera di buon livello ma che mai lo aveva visto così al vertice. Costringere Marc Marquez all’ultimo atto è qualcosa di stratosferico: il Campione del Mondo in carica sembrava una spanna sopra a tutta la concorrenza, ha più volte mostrato i muscoli ma nonostante questo Andrea non ha mai capitolato, un ercolino sempre in piedi capace di lottare come una furia, ha preso degli schiaffi importanti ma non è mai crollato in sella a una Ducati davvero stratosferica, il miglior mezzo sfornato da Borgo Panigale dopo l’era Stoner.

Andrea Dovizioso ha vinto sei gare: l’incredibile doppietta Mugello-Catalogna, i successi consecutivi tra Silverstone e Austria, poi il sigillo in Giappone sul bagnato. Memorabili i duelli con Marquez sul tracciato austriaco e a Motegi, due sorpassi all’ultima curva già entrati nella leggenda, due pagine di grande storia del Motociclismo che certificano la nuova caratura del centauro di Forlimpopoli, davvero un nuovo monumento che ha riportato l’Italia ai vertici dopo un paio di stagioni (Valentino Rossi era in corsa nel 2015 quando proprio Marc e Lorenzo si resero protagonisti di un episodio da censura).

Il pilota della Ducati ci vuole credere fino in fondo anche se a Valencia ha sempre fatto fatica a dettare legge ma questo è un nuovo Dovi, un nuovo campione, è granitico e vuole gettare il cuore oltre l’ostacolo. Tra due settimane tutti in trincea per riportare a casa quel Mondiale che manca addirittura dal 2009 (ultimo trionfo del Dottore, oggi è arrivata l’affermazione di Franco Morbidelli ma in Moto2): non bisogna mai smettere di sognare, finché c’è vita c’è speranza e Marquez potrebbe pagare davvero la pressione del momento (tre 0 marcati in stagione ma quando ha terminato la gara non ha mai fatto peggio del sesto posto, al Mugello).

 





Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Exit mobile version