MotoGP
MotoGP, Mondiale 2017: Marc Marquez resta favorito, ma Andrea Dovizioso vive uno stato di grazia. Tutto è possibile
Tre gare alla conclusione. Il Mondiale MotoGP 2017 è ufficialmente entrato nel rush finale. Come nella tradizione ciclistica i due fuggitivi stanno vedendo lo striscione dell’ultimo chilometro. Davanti a tutti c’è Marc Marquez, campione del mondo in carica, che mantiene un esiguo vantaggio (11 punti) in classifica generale sull’inseguitore, Andrea Dovizioso, che non è intenzionato minimamente a mollare la presa, e cercherà di lanciare lo sprint finale proprio in prossimità del traguardo.
Questo campionato può essere davvero avvicinato ad uno scenario simile. Tante emozioni, colpi di scena, rimanendo sempre ad un livello altissimo. Sono rimasti solamente due contendenti. L’uomo da battere, Marc Marquez, e Andrea Dovizioso, che nessuno si sarebbe atteso così competitivo, tornando con la mente al via del GP del Qatar a marzo. La Ducati puntava tanto, se non tutto, su Jorge Lorenzo (soprattutto dal punto di vista di stipendio) e invece è il forlivese ad essere esploso, disputando, di gran lunga, la stagione migliore della propria vita.
Cinque vittorie su quindici GP disputati (tanti quanti il rivale spagnolo) mentre in precedenza se ne era aggiudicati solamente due, ma in nove anni, nella categoria regina. Un salto di qualità davvero impressionante, iniziato dal GP di Malesia di dodici mesi fa. Dopo diversi cambiamenti sulla sua Desmosedici, il romagnolo andò a vincere, rompendo un digiuno che durava dal GP di Gran Bretagna 2009 e che, sostanzialmente, lo ha sbloccato.
Da quel momento in poi “Desmo Dovi” è salito di livello e ha iniziato a guardare i migliori faccia a faccia. Durante questa annata il ducatista ha dimostrato di sapere vincere in ogni modo, partendo davanti e gestendo la gara, rimontando, oppure aggiudicandosi un corpo a corpo nel finale, come avvenuto in Austria o ieri in Giappone (clicca qui per la cronaca). Sintomo che stia vivendo un momento di grazia, di pari passo con la sua moto che, a sua volta, è cresciuta ed è diventata performante su ogni tipo di tracciato.
A questo punto il pilota nato a Forlimpopoli nel 1986 è pronto per gli ultimi tre GP. E li affronterà con la mente libera. Come chi non ha nulla da perdere. Ovviamente se non dovesse centrare il titolo iridato il dispiacere sarebbe notevole dato che, come detto, la sua rincorsa sta procedendo fino all’ultimo chilometro e non ha ancora minimamente staccato le mani dal manubrio, ma non si tratterebbe certo di un dramma. Sportivamente parlando. Viceversa il suo rivale diretto ha tutto da perdere. Era, ed è, l’ovvio favorito, deve gestire un buon vantaggio, ed è nella condizione di non dover più sbagliare una virgola.
I favori del pronostico sono ancora dalla parte del catalano. Non solo per quello che la classifica esprime, quanto perché sono in arrivo Phillip Island (clicca qui per programma e tv) e Valencia, due piste decisamente ideali per il ventiquattrenne di Cervera e per la sua Honda. Dovizioso, invece, potrebbe sfruttare Sepang, come nella scorsa stagione, ma sarebbe una sola pista su tre. Chi vincerà, dunque, il titolo 2017? Chi sarà in grado di alzarsi sui pedali e piazzare lo sprint vincente? Numeri e razionalità direbbero Marquez, ma un Dovizioso così è in grado di ribaltare ogni pronostico e potrebbe davvero suggellare la stagione della sua vita.
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alessandro.passanti@oasport.it
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