MotoGP
Motomondiale 2018: le prospettive di Franco Morbidelli in MotoGP. Il campione del Mondo della Moto2 è pronto a stupire
Aveva dichiarato di volerci cominciare a pensare dal giorno dopo Valencia ma siamo certi che anticiperà i tempi. Già tra qualche giorno, dopo i meritati festeggiamenti per il Mondiale Moto2 conquistato ieri a Sepang, la testa di Franco Morbidelli volerà inevitabilmente alla prossima stagione, quella del debutto tra i “grandi”. Il pilota romano correrà in MotoGP, sempre nel team Marc VDS, lo stesso con cui ha trionfato nella classe intermedia. Una promozione fortemente voluta da entrambe le parti e siglata già da tempo, ancor prima che il “Morbido” si laureasse campione del Mondo. Completata la missione, ora sì che potrà cominciare a pensare al prossimo step.
Quale futuro attende Morbidelli in MotoGP? Mettendo da parte il comprensibile entusiasmo per la presenza di un altro pilota italiano nella classe regina, il grande salto è tutt’altro che facile. Sono tanti, infatti, i piloti arrivati nella classe regina accompagnati da tante belle premesse e speranze, poi disattese. Così come ci sono altri piloti in grado di far bene sin da subito. Senza per forza scomodare “l’alieno” Marc Marquez, l’esempio più lampante è quello di Johann Zarco, che proprio ieri nel GP della Malesia ha conquistato il secondo podio della sua stagione di debutto in MotoGP. Un anno da rookie da sogno per il francese, anche lui giunto tra i “grandi” da (bi)campione della classe intermedia. Quello che spera di fare anche Morbidelli.
L’importante è non avere fretta, ma questo Franco lo sa. Nella sua carriera è sempre stato abituato a procedere con piccoli passi, step-by-step, con umiltà. Con la tranquillità e la capacità di approcciare le cose in maniera rilassata, tipica dei brasiliani (la madre è nata a Recife), unite alla determinazione peculiare dei piloti romagnoli (Franco si è trasferito a Tavullia da giovanissimo). Quel che è certo è che l’ambiente per il debutto nella top class sembra ideale. Il suo compagno di team il prossimo anno sarà, ironia della sorte, proprio quel Thomas Luthi battuto quest’anno in Moto2. Anche lui esordiente, ma a 31 anni. Morbidelli, poi, conosce già il team e quest’ultimo ha piena fiducia in lui; infine sarà in sella ad una Honda, forse la moto migliore per “imparare” a guidare una MotoGP. Le premesse per fare bene ci sono tutte e Franco certamente sarà in grado di rispettarle, con calma e determinazione, senza fretta. D’altronde, “Franky says relax“.
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: pagina Facebook Franco Morbidelli