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Nuoto
Nuoto. La polemica: Morini allenatore dell’anno ma per Federica Pellegrini ha vinto Giunta
Notizia numero uno: Stefano Morini è l’allenatore dell’anno nel nuoto, per la quarta stagione consecutiva e, con due medaglie mondiali al collo dei suoi “allievi” Detti e Paltrinieri, più il bronzo iridato di Greg negli 800, non si può certo dire che il poker sia immeritato, anzi. L’annuncio è arrivato alla coach convention del Sit a Torino e Morini ritirerà il suo premio, intitolato ad Alberto Castagnetti, ai tricolori invernali dell’1 e 2 dicembre a Riccione.
Notizia numero due: quest’anno Stefano Morini aveva un rivale più che accreditato nella corsa alla conquista del premio. Matteo Giunta ha riportato Federica Pellegrini sul tetto del mondo a sei anni dall’ultimo trofeo iridato, ha guidato la campionessa veneta al titolo Mondiale in vasca corta, ha fatto un buon lavoro anche sugli altri atleti seguiti direttamente al Centro Federale di Verona. Scrivere un nome sul bigliettino, per i “giurati” quest’anno, dunque, era molto più complicato rispetto alle stagioni scorse dove Morini vinceva per dispersione grazie ai trionfi su tutti i versanti dei “gemelli diversi” di Ostia. Sta di fatto che Giunta ha chiuso al secondo posto e sul terzo gradino del podio c’è giustamente Christian Minotti che ha guidato Simona Quadarella fino al terzo posto Mondiale nei 1500 stile libero.
Notizia numero tre: Federica Pellegrini non è d’accordo con i giurati e ha voluto rendere noto questo suo punto di vista sui social con un post tutt’altro che politically correct (come ampiamente annunciato nella sua premessa). Anzi in certi passi abbastanza al vetriolo, soprattutto quando dice “ora abbiamo la certezza di come funzionano queste votazioni!” Insinuando, nemmeno troppo fra le righe, che sia tutto già deciso a priori o si ragioni per “simpatie e antipatie” anzichè per meriti nel momento di esprimere il proprio voto. Il tutto per far sapere al mondo che Matteo Giunta, per il suo gruppo, è l’allenatore dell’anno: una difesa accorata e appassionata del grande lavoro del tecnico pesarese che fa sicuramente onore alla Divina.
Ecco il testo integrale del post pubblicato ieri sera da Federica Pellegrini: “Mi perdoneranno i diretti interessati ma questo mio pensiero non è assolutamente fatto per un senso di antipatia nei loro confronti ma solo per una questione di “meritocrazia”!. Sono stata zitta l’anno di Kazan perchè contro un oro mondiale anche 3 medaglie (200 sl e 4×200 mie, e 4×100 sl di Filo) da 2 atleti diversi dello stesso allenatore valgono meno ma oggi mi dispiace…non ci riesco proprio!!! Sapete perchè non riesco Perché i risultati di quest’anno non sono interpretabili…Ho vinto l’unico oro che mi mancava nei 200 stile ai Mondiali di vasca corta (non faccio paragoni con gli altri ma sappiano a Windsor com’è andata) e ho vinto dopo 6 anni il mio terzo oro nei 200 stile ai Mondiali di Budapest a 29 anni!! 2 medaglie d’oro mondiali nello stesso anno con lo stesso atleta mi dispiace ma quest’anno non le ha vinte nessuno!! Mi dispiace un sacco che questo premio non vada a te Matteo che sei riuscito in quest’impresa e oltretutto hai fatto migliorare di un secondo e mezzo Luca Pizzini. Ora abbiamo la certezza di come funzionano queste votazioni!! Va bene ci sta!! Ma per me e per il tuo gruppo SEI TU L’ALLENATORE DELL’ANNO!! COMPLIMENTI MATTE!”.
Notizia numero quattro: hanno ragione tutti e mai come stavolta un “pari merito” salomonico sarebbe stato inattaccabile da ogni versante. Nella speranza di avere ancora tante stagioni davanti con questo tipo di problemi e con tecnici di livello altissimo che si giocano il titolo di “Allenatore dell’anno” al “colpo di reni” finale.