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Pallanuoto maschile, i migliori italiani della seconda giornata di A1. Figlioli trascina lo Sport Management, tripletta da ex per Lanzoni

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In archivio la seconda giornata di Serie A1 di pallanuoto maschile con la fuga a tre in vetta alla classifica di Pro Recco, Brescia e Sport Management, andiamo a scoprire quali sono gli italiani che si sono comportati al meglio sabato scorso.

Edaoardo Manzi (AN Brescia): quattro gol che danno un calcio alla paura dopo la sconfitta a sorpresa in Champions League. Il suo poker, unito al tris di Valerio Rizzo spegne le velleità dell’Ortigia, che pure era in vantaggio a fine primo quarto.

Francesco Massaro (Pro Recco): il terzo portiere reccherino, dopo anni in prestito tra Sori e Chiavari è pronto per il grande salto. Contro il Torino, aiutato dai suoi difensori, tiene la porta inviolata per 15 minuti, ed alla fine subisce soltanto tre reti: davanti ha Tempesti e Volarevic, ma il futuro è tutto suo.

Pietro Figlioli (Sport Management): il capitano del Settebello si carica sulle spalle i compagni di squadra e li guida alla vittoria in casa Florentia. Il break decisivo di 5-0 (da 2-3 a 7-3) è griffato da una sua tripletta, che traccia il solco decisivo. Alla fine saranno quattro le sue reti.

Giacomo Lanzoni (Bogliasco): il 17-6 con cui i liguri strapazzano l’Acquachiara è figlio anche della sua tripletta. Gioca una gran partita, nella quale non sente particolare pressione per essere l’ex di turno. La sua vena realizzativa, unita alla gran difesa (13 inferiorità numeriche superate senza subire gol) danno l’idea della prestazione collettiva.

Giorgio Torrisi (Catania): uno dei due grandi protagonisti italiani del pari degli etnei a Trieste. La sua doppietta completa la rimonta ospite dando l’illusione della vittoria ai siciliani, che comunque sono bravi a rimontare dal -3 (5-8) e a smuovere la propria classifica.

Michele Mezzarobba (Trieste): neppure 18 anni e già la responsabilità di incaricarsi di una conclusione importante a pochi minuti dalla sirena. Il pallone scagliato dal giovane in fondo alla rete per quello che poi sarà il definitivo 9-9 contro Catania assomigliava più ad un pallone medicinale, ma l’attaccante triestino non ha mostrato alcun timore.





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Foto: Renzo Brico

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roberto.santangelo@oasport.it

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