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Ciclismo

Parigi-Tours 2017: Fernando Gaviria punta al bis, corsa per velocisti?

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Una corsa aperta: adatta ai velocisti, ma capace di regalare anche la possibilità di un arrivo solitario. Domani si svolgerà la Parigi-Tours 2017, classica francese arrivata all’edizione 111 che assieme al Giro di Lombardia chiude storicamente la stagione ciclistica.

Il percorso ripercorre quello classico: non ci sono vere e proprie salite, ma alcune cote che possono fare la differenza in gruppo, sopratutto affaticando i corridori, che già arrivano da mesi molto impegnativi e spesso non sono al top della condizione atletica. In particolare, nel finale potrebbero risultare decisive la Cote de Beau Soleil e la Cote de l’Epan, molto ravvicinate ed entrambe a meno di 10 chilometri dalla conclusione, distanza ideale per provare ad anticipare la volata di gruppo compatto.

Lo scorso anno Fernando Gaviria si è imposto con un colpo da finisseur, un attacco nel finale che ha lasciato tutti di sasso. Il colombiano ha tutte le carte in regola per concedere il bis e chiudere alla grande una stagione che dopo il Giro d’Italia non gli ha più regalato grandi soddisfazioni anche a causa di alcuni problemi fisici. Oltre Gaviria, alla QuickStep-Floors ci sarà anche Matteo Trentin: il caso di volata l’azzurro potrebbe far parte del treno del colombiano, ma prima dell’arrivo potrebbe anche mettersi in proprio per replicare il successo del 2015.

Oltre questo due, tra gli uomini veloci al via troviamo anche Nacer Bouhanni (Cofidis), alla ricerca di un risultato di peso, e André Greipel (Lotto-Soudal), mentre per Mark Cavendish (Dimension Data) il percorso potrebbe essere troppo esigente dal punto di vista altimetrico. Tutto, però, dipenderà dall’interpretazione della corsa da parte del gruppo sopratutto nei chilometri finali.

 





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gianluca.santo@oasport.it

Foto: Pier Colombo

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