Pattinaggio Artistico

Pattinaggio di figura, l’analisi degli esercizi di Carolina Kostner. Scelta la tattica migliore, ma c’è un pericolo…

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Decisamente al di sopra delle aspettative la prova complessiva di Carolina Kostner in occasione della prima tappa del Grand Prix di Mosca. La pattinatrice altoatesina, dopo le sbavature del Finlandia Trophy, ha sfoderato nei due programmi di gara una strategia quasi perfetta, sfiorando il suo personal best e ottenendo il secondo punteggio più alto in carriera. Le ragioni di questo risultato risiedono soprattutto nella gestione degli elementi del pannello tecnico (non particolarmente complessi ma di estrema qualità) e l’ampio respiro riservato alle components, da sempre punto di forza dell’azzurra.

Nello Short, sulle bellissime note di “Ne me quitte pas” interpretata da Celin Dion, Carolina scarta il Triplo Flip, salto che nelle prime uscite di stagione le ha dato più di un problema, optando come combinazione triplo Toe-loop/triploToe-loop e il triplo loop come salto singolo, entrambi ben eseguiti. Il doppio axel, leggerissimo e perfetto tecnicamente, insieme alle trottole in cui notiamo un netto miglioramento rispetto le scorse stagioni, permettono alla pattinatrice di chiudere il programma breve con il punteggio tecnico di 37,93. Le components, nonostante il periodo dell’anno in cui tutti gli atleti sono più o meno in fase di rodaggio o di sperimentazione, presentano già numeri molto interessanti (36.69).

Nel libero Carolina interpreta il programma perfetto. I primi due elementi presentano il triplo Flip, la prima volta in combinazione con doppio Toe-loop, la seconda come salto singolo, in entrambi i casi eseguiti con sicurezza nonostante la grande difficoltà riscontrata durante le prove antecedenti alla gara. Il resto del programma è eseguito con estrema scioltezza: dal triplo loop alle trottole passando per un bellissimo triplo Toe-loop, inserendo due combinazioni “doppio triplo” (doppio axel, triplo Salchow e triplo Salchow/doppio Toe-loop) nella seconda parte del programma, la pattinatrice arriva ad un tecnico davvero importante per le sue possibilità: 68.09. Nelle components (73.27) Carolina sfodera la sublime classe ed eleganza per cui è riconosciuta in tutto il mondo: il “Prélude à l’après-midi d’un faune” di Claude Debussy è interpretato già benissimo, con ottime skating skills ma con qualcosa da affinare dal punto di vista delle transitions, da sempre punto debole della pattinatrice su questa voce. Il punteggio complessivo è di 215.98, Un risultato del genere non può che mettere pressione alle dirette concorrenti di Carolina, Evgenia Medvedeva a parte: la maggior parte di loro infatti, essendo nettamente inferiori nelle components, tende a presentare dei programmi molto alti tecnicamente, spesso estremi, cercando stratagemmi vincenti in modo da far salire il più possibile livelli e GOE (grado di esecuzione). Con questa strategia di gara, Carolina ha scelto invece di sviscerare gli elementi tecnici in modo molto ordinato, pulito, aggraziato, cercando di risaltare il più possibile la pattinata e i movimenti di braccia, ottenendo sempre GOE positivi e non lasciando nessun punto per strada.

Ma attenzione. Questa tattica, sicuramente la migliore da utilizzare in questo momento, potrebbe avere un effetto boomerang nel caso in cui alcuni elementi del primo pannello vengano a meno. Il grado tecnico di difficoltà e delle trottole ad oggi presentato da Kostner è decisamente inferiore rispetto alle altre avversarie; un errore qualsiasi, anche su un singolo elemento, potrebbe far calare di troppo il punteggio tecnico, compromettendo dal principio la gara, senza purtroppo components che tengano.

A cura di Fabrizio Testa





Foto Pier Colombo

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