Calcio
Play-off Mondiali 2018, le possibili avversarie dell’Italia ai raggi X. Chi uscirà dal sorteggio di Zurigo?
Manca un solo step, l’ultimo, all’Italia per qualificarsi ai Mondiali di Russia 2018. Gli Azzurri hanno concluso al secondo posto il gruppo G alle spalle della Spagna e saranno costretti a disputare i playoff per potersi guadagnare il diritto di giocare la rassegna iridata del prossimo anno. Il sorteggio è in programma il 17 ottobre ma nel frattempo la squadra di Giampiero Ventura è già certa che sarà testa di serie, evitando le avversarie sulla carta più dure. L’urna, però, nasconde altre insidie. In attesa degli incontri di questa sera, il quadro sembra già definito. Andiamo dunque a scoprire ai raggi X quali potranno essere le possibili rivali dell’Italia.
Svezia
La Nazionale svedese sarebbe in teoria ancora in corsa per il primo posto. Per raggiungerlo dovrebbe sperare di far meglio della Francia: la Svezia affronta però l’Olanda, mentre i transalpini si troveranno di fronte la Bielorussia. L’ipotesi primo posto sembra dunque molto improbabile, anche perché, sempre in teoria, gli orange potrebbero anche scavalcare la Svezia, a patto di vincere con più di sette gol di scarto. Aldilà dei calcoli la squadra di Jan Andersson è profondamente rinnovata rispetto agli ultimi anni. Il principale cambiamento è l’assenza di Zlatan Ibrahimovic, che ha finito per rinforzare la solidità del gruppo svedese. Tanti giocatori in rosa sono reduci dall’Europeo Under21 vinto due anni fa ed ora sperano di ottenere gli stessi risultati anche con la Nazionale maggiore. Una Svezia coriacea e cinica, capace nel suo percorso di approfittare delle sbandate dell’Olanda e di mettere in difficoltà la Francia, battuta in casa. Se non fosse stato per la sconfitta in Bulgaria, gli svedesi avrebbero a questo punto già staccato il ticket per la Russia…
Il punteggio nel girone: 19 punti (una partita in meno), con 6 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte (26 gol fatti e 7 subiti)
La stella: Marcus Berg. Non è abituato a frequentare il grande calcio dal momento che gioca con l’Al Ain, negli Emirati Arabi, ma è stato l’assoluto protagonista delle qualificazioni, segnando 8 reti in 8 partite. Punta centrale alta e forte fisicamente, oltre a saper sfruttare i suoi centimetri di testa è anche abile con entrambi i piedi
I precedenti con l’Italia: 23 (11 vittorie, 6 pareggi, 6 sconfitte)
Ultimo confronto: Italia-Svezia 1-0 (Fase a gironi Europei 2016)
Irlanda del Nord
È l’incubo che ricorre nella mente di tutti i tifosi italiani in vista del sorteggio di Zurigo. Non tanto per le qualità di questa squadra ma per il passato. Il ricordo dell’eliminazione nelle qualificazioni per i Mondiali del 1958 (unica volta in cui l’Italia non ha centrato l’accesso alla rassegna iridata) e quella partita di Belfast sono vivi più mai. Tralasciando le fantasie, però, la squadra guidata da Michael O’Neill resta comunque insidiosa, soprattutto in casa, dove l’atmosfera è sempre rovente. Un collettivo solido, arcigno e compatto, specie in fase difensiva, dove subisce pochissimo. Il cammino nel girone dell’Irlanda del Nord è stato praticamente perfetto, avendo fatto ciò che doveva fare, ovvero chiudere alle spalle dell’inarrivabile Germania, davanti alla Repubblica Ceca, battuta nello scontro diretto casalingo. Se lo scorso anno è stata una sorpresa, qualificandosi agli Europei da prima nel girone, ora non lo è più e, senza per forza pensare al precedente del 1958, bisognerà fare molta attenzione.
Il punteggio nel girone: 19 punti con 6 vittorie, 1 pareggio e 3 sconfitte (17 gol fatti e 6 subiti)
La stella: Kyle Lafferty. Il numero 10, capace di illuminare l’intera squadra con il suo estro e la sua fantasia. Non è mai stato un mostro di continuità, con un carattere che non lo ha certo aiutato, ma la Nazionale sembra trasformarlo, avendo già trascinato la squadra alla prima storica qualificazione all’Europeo. Pericoloso col suo destro anche su calcio piazzato
I precedenti con l’Italia: 9 (6 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta)
Ultimo confronto: Italia-Irlanda del Nord 2-0 (Qualificazioni Europei 2012)
Irlanda
Ha strappato il secondo posto proprio in extremis, vincendo lo scontro diretto con il Galles, privo di Gareth Bale. Una qualificazione ai playoff rincorsa fino all’ultimo ma meritata, dal momento che gli irlandesi sono stati capaci nel girone di dare del filo da torcere alla Serbia prima classificata, oltre a non aver perso con il Galles. Una squadra giovane quella allenata da Martin O’Neill, specie dal punto di vista storico, essendosi affacciata al Mondiale ad Italia ’90 e diventando presenza fissa all’Europeo solo negli anni recenti. Dopo la qualificazione sfumata tra le polemiche nel 2010 e poi nel 2014 l’Eire ci riprova quest’anno. Come i cugini del Nord non si tratta di una squadra spettacolare ma che va comunque presa con le molle. Il cammino parla chiaro: l’Irlanda segna poco e subisce ancora meno. Un tipo di gioco che, nella giusta serata, potrebbe seriamente mettere in difficoltà gli azzurri (e i precedenti tra le due formazioni non sono mai stati banali). In casa, poi, l’accoglienza non sarà certo tiepida…
Il punteggio nel girone: 19 punti con 5 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta (12 gol fatti e 6 subiti)
La stella: Robbie Brady. Ha raccolto lui la pesante eredità di Robbie Keane, non tanto per la posizione in campo, quanto per la leadership ed il numero che porta sulle spalle. Pur non avendo segnato in queste qualificazioni, infatti, è lui il faro che illumina questa squadra. Lo sa bene l’Italia, trafitta da Brady nell’ultimo confronto diretto
I precedenti con l’Italia: 14 (8 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte)
Ultimo confronto: Italia-Irlanda 0-1 (Fase a gironi Europei 2016)
Grecia
Altra squadra che non ha ancora completato il proprio girone ma che è comunque certa di disputare i play-off. Anche perché l’ultimo impegno vedrà la squadra ellenica affrontare Gibilterra. Sono lontani i fasti del 2004 per la Grecia (anche se ad onor del vero si trattò di un exploit inaspettato). Da allora, infatti, i greci hanno raccolto solo un ottavo di finale ai Mondiali del 2014 ed un quarto di finale agli Europei del 2012 (oltre a due eliminazioni al primo turno). Dopo il disastro del biennio scorso, la squadra è stata affidata a Michael Skibbe e qualcosa si è visto. Il tedesco è ripartito dalle poche individualità presenti, arricchendo il gruppo con tanti giovani interessanti e puntando tutto sull’unione del collettivo. Diciamolo onestamente: è la squadra più debole tra le possibili avversarie dell’Italia ma non va comunque sottovalutata perché nello scontro secco può dare del filo da torcere a chiunque. La Grecia è stata infatti l’unica ad aver tolto punti al Belgio (1-1 a Bruxelles con gol allo scadere di Lukaku). Un pareggio risultato decisivo, vista la parità negli scontri con la Bosnia.
Il punteggio nel girone: 16 punti (una partita in meno) con 4 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta (13 gol fatti e 6 subiti)
La stella: Kostas Mitroglou. Capitano e bomber della squadra. Ha segnato 4 gol in queste qualificazioni, tutti pesanti. I suoi soprannomi, “Mitrogoal” e “Pistolero”, parlano per lui. Solo un brutto infortunio all’approdo in Premier al Fulham lo ha limitato nella sua carriera ma dopo anni di difficoltà si è ritrovato nel biennio al Benfica, oltre che in Nazionale.
I precedenti con l’Italia: 9 (5 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta)
Ultimo confronto: Grecia-Italia 2-2 (Amichevole, 2008)
Danimarca
Al momento in cui scriviamo è inclusa tra le teste di serie e dovrebbe essere così anche dopo le partite di questa sera, a meno di ribaltoni. Solo un passo falso della Francia con la Bielorussia, infatti, porterebbe la Svezia al primo posto ed i transalpini ai play-off, facendo scivolare la Danimarca in seconda fascia. Dopo i fasti degli anni ’90, la squadra danese ha vissuto anni difficili, specie recentemente, quando ha mancato l’accesso ai Mondiali del 2014 e agli Europei del 2016. In panchina è quindi arrivato il norvegese Age Hareide, che dopo la travaglia gestione di Morten Olsen ha portato una ventata di aria nuova. Soprattutto, la squadra è stata profondamente rinnovata, con l’arrivo di molti ragazzi che tanto bene hanno fatto con l’Under 21 (semifinale nel 2015). Una Danimarca capace di affrontare a battere anche la Polonia, prima nel girone, ma altrettanto capace di pareggiare due volte con la Romania o perdere con il Montenegro. In caso di seconda fascia, sarebbe senza dubbio l’avversaria più temibile.
Il punteggio nel girone: 20 punti con 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte (20 gol fatti e 8 subiti)
La stella: Christian Eriksen. È cresciuto nell’Ajax e già di per sé questo è una garanzia di qualità. È un numero 10 moderno: inventa per i compagni ma anche per se stesso. Ha solo 25 anni ma è già un leader sia in Nazionale che nel suo club, il Tottenham. In queste qualificazioni è stato il trascinatore con 8 reti in 10 partite
I precedenti con l’Italia: 13 (8 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte)
Ultimo confronto: Danimarca-Italia 2-2 (Qualificazioni Mondiali 2014)
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alessandro.tarallo@oasport.it
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Foto: profilo Twitter European Qualifiers