Foto: Ettore Griffoni
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roberto.santangelo@oasport.it
La settima giornata del Pro14 ha visto le sconfitte di Benetton e Zebre. Andiamo però a vedere quali sono stati i migliori italiani in campo nei match appena disputati.
Oliviero Fabiani (Zebre): man of the match. Nonostante la beffarda sconfitta nel finale, con la sua meta riesce ad inizio ripresa a tenere momentaneamente a distanza i sudafricani. Quando però tutta la squadra si pone a difesa dell’esiguo vantaggio, anche lui dà il proprio contributo, prima di esser sostituito.
Ian McKinley (Benetton): i suoi calci tengono a lungi in partita i trevigiani. Ha la possibilità di riportare Treviso sul 16-17, ma, con molta sfortuna centra in pieno il palo. Merita comunque un plauso per le alte percentuali di trasformazione in questo avvio di stagione.
Carlo Canna (Zebre): Quando fai 5/5 dalla piazzola, firmando 13 dei 23 punti della tua squadra, hai ben poco da recriminare. La sua precisione è stata il mezzo per tenere dietro i sudafricani fino al fatidico minuto 80, quando il fortino italiano è capitolato.
Luca Sperandio (Benetton): ha il merito di arrendersi per ultimo, ma il TMO gli nega la marcatura che sarebbe valsa quantomeno il punto di bonus difensivo. Entra nell’azione dell’unica meta trevigiana, intuendo lo spazio giusto nel quale far svilupare al meglio la fase d’attacco.
Angelo Esposito (Benetton): ha un feeling particolare nei match contro Edimburgo. Due mete nella gara in Scozia, una sabato: le tre marcature trevigiane in 160′ portano tutte la sua firma. Ancora una volta è il valore aggiunto della franchigia italiana.
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