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Sci alpino, Coppa del Mondo 2017-2018: i favoriti per la sfera di cristallo generale. Hirscher pensa alle Olimpiadi, sarà l’anno di Pinturault?

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Il grande Circus bianco sta per fare il suo ritorno. Mancano tre giorni al via della Coppa del Mondo 2017-2018 di sci alpino, che prenderà il via a Soelden, con i due giganti, maschile e femminile. Una stagione ricca di gare ed emozioni, che vivrà il suo culmine nell’appuntamento olimpico di Pyeongchang 2018. Aspetto che rende l’anno agonistico che sta per cominciare ancor più incerto ed intrigante. Tra gli uomini, ovviamente, l’attenzione sarà tutta su Marcel Hirscher.

È il grande dominatore delle ultime stagioni. Sei coppe di cristallo consecutive, il primo di sempre a riuscire in tale impresa. Una superiorità netta su tutto il resto della concorrenza, coronata anche dalle otto coppe di specialità, ripartite equamente tra slalom e gigante. La stagione di Hirscher, però, non è cominciata sotto i migliori auspici: a fine agosto l’austriaco è rimasto vittima di una caduta in allenamento, costatagli la frattura del malleolo. Il 28enne di Salisburgo ha visto stravolti i propri piani, ma da gran campione qual è si è rimesso subito in pista, tornando ad indossare gli sci dopo meno di due mesi dall’infortunio. La stagione comincia dunque con molte incognite per Hirscher, che salterà sicuramente il gigante di Soelden mentre proverà a fare il miracolo per tornare nello slalom di Levi. Sì, ma in che condizioni? Rimane lui il favoritissimo per la conquista della sfera di cristallo, e non potrebbe essere altrimenti, ma partire con una o due gare di svantaggio, dove avrebbe accumulato tanti punti, è certamente limitante. Lecito avere dei dubbi sulla sua settima vittoria.

Riserve che aumentano se si pensa che è la stagione olimpica, che, come detto, cambia inevitabilmente le cose. Hirscher ha tutto in bacheca: coppe del mondo, coppe di specialità, medaglie mondiali, record su record. L’unica “macchia” è l’assenza, pesantissima per un fenomeno del suo calibro, dell’oro olimpico. Sochi non evoca dolci ricordi all’austriaco. In gigante mancò incredibilmente il podio per un solo decimo. Nello slalom sfiorò il capolavoro dopo una brutta prima manche (9°), fermandosi a 28 centesimi dal connazionale Mario Matt e dovendosi accontentare dell’argento. Una medaglia preziosa, ma non abbastanza per lui. Ecco che, complice l’infortunio, Hirscher potrebbe ancor di più cambiare la sua preparazione e puntare tutto sull’appuntamento olimpico. Il cannibale, però, è davvero capace di tutto…

I dubbi legati all’austriaco aprono la porta ai suoi avversari. Il primo nome sulla lista degli sfidanti è quello di Alexis Pinturault. Il francese è uno degli atleti più attesi in vista della stagione che sta per prendere il via. Dopo ottimi risultati a livello giovanile (due ori mondiali), Pinturault ha saputo subito imporsi tra i big. È il re della combinata da cinque anni a questa parte (quattro coppe di specialità ed un secondo posto) e, soprattutto, uno dei pochi che è riuscito a contrastare il dominio di Hirscher, specie in gigante. L’assenza del suo rivale nella prima gara di Soelden, proprio dove Pinturault vinse lo scorso anno, potrebbe già dargli un vantaggio in tal senso, provando poi ad approfittare del fatto che Hirscher potrebbe concentrarsi maggiormente sulle Olimpiadi. A 26 anni lo sciatore transalpino è chiamato alla maturazione definitiva e chissà che non possa essere questa la stagione buona.

Accanto a Pinturault c’è il nome di Henrik Kristoffersen. Tutti nel Circus si attendono la sua vittoria nella Coppa del Mondo generale. A soli 24 anni ha già in bacheca una coppetta di specialità, ottenuta due anni fa in slalom, oltre ad una medaglia olimpica (bronzo) e ben sei ori mondiali a livello juniores. Il norvegese ha dovuto scontrarsi con Hirscher nei suoi primi anni tra i “grandi”, riuscendo comunque a togliersi le sue soddisfazioni. Manca la vittoria più importante. Vale lo stesso discorso fatto per Pinturault: perché non quest’anno? Kristoffersen potrà infatti sfruttare anche lui le prime due gare per accumulare un vantaggio importante su Hirscher. Rispetto al francese, però, il suo limite è rappresentato dalla velocità: se è vero che, ad esempio, lo scorso anno il norvegese ha conquistato 903 punti (terzo posto), c’è da dire che questi sono arrivati esclusivamente da slalom e gigante. Difficile vincere così, a meno che non ti chiami Marcel Hirscher…

Chi potrà inserirsi nella lotta? Abbastanza complicato per i velocisti. Innanzitutto, il minor numero di gare: 15 tra discese e super-G (9+6) contro le 18 tra speciale e gigante (9+9), oltre a 3 slalom paralleli. Ancora, il livello di competitività elevato fa sì che vi sia una dispersione di punti. Il norvegese Kjetil Jansrud, ad esempio, ha dovuto vincere entrambe le coppe di specialità delle discipline veloci per poter lottare per la coppa generale nel 2015, ma comunque non fu abbastanza. Lo scorso anno, invece, ha sì chiuso al secondo posto ma ad oltre 600 punti da Hirscher. Stesso discorso per Aleksander Aamodt Kilde, sebbene riesca ad essere più competitivo nelle discipline tecniche rispetto al suo connazionale.

Attenzione, poi, ai due “vecchietti” Felix Neureuther e Aksel Lund Svindal. Il tedesco, 33 anni, dopo anni in cui è riuscito a battagliare con Hirscher almeno in slalom, ha visto progressivamente diminuire il suo livello di competitività; il norvegese, invece, sulla soglia dei 35 anni, era tornato alla grande dall’infortunio due anni fa e solo un altro stop lo privò del sogno di tornare a vincere in Coppa del Mondo. Entrambi, però, potrebbero concentrarsi maggiormente sulle gare di Pyeongchang, per sparare le ultime cartucce nell’appuntamento più importante della stagione.

Saranno 38 gare da vivere tutte d’un fiato. Lo abbiamo detto e ridetto: l’anno olimpico può regalare colpi di scena e vincitori inaspettati. Le sorprese sono dietro l’angolo e noi saremo lì ad aspettarle.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Facebook Marcel Hirscher

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