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Sci alpino, Coppa del Mondo 2017-2018: Italia ambiziosa, ma serve migliorare nei grandi eventi. Obiettivo Pyeongchang 2018

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Mancano ormai pochi giorni all’inizio della Coppa del Mondo di sci alpino 2017-2018. Sarà un’altra stagione che regalerà emozioni e spettacolo, ancor più attesa del solito perché rappresenterà l’inizio di un percorso che culminerà direttamente con le Olimpiadi Invernali di Pyeongchang 2018. Il primo passo sarà la tappa di Soelden, in Austria, dove andranno in scena i due giganti, maschile e femminile. Sarà solo un antipasto, seguito da tre settimane di pausa prima dell’evento successivo, ma utile già per capire quali potranno essere i rapporti di forza. Utile, soprattutto, per capire come comincerà l’anno olimpico dell’Italia.

Le ambizioni della truppa azzurra per questa stagione sono importanti, non c’è da nascondersi. Si riparte da Sofia Goggia, protagonista assoluta dello scorso anno con il record di 13 podi, e da Federica Brignone, che però ha visto la sua preparazione subire un incidente di percorso sotto forma di pubalgia. Marta Bassino proverà a confermare la sua crescita, così come ci si attende tanto dai ritorni di Francesca Marsaglia, Nadia Fanchini ed Elena Curtoni. La squadra maschile, invece, vedrà le sue carte principali nei velocisti, con Peter Fill, reduce dalla seconda Coppa di specialità di discesa, Dominik Paris e sopratutto Christof Innerhofer, che manca alla vittoria da troppo tempo.

Le premesse sono ottime ma ora serve qualcosa in più. I risultati in Coppa del Mondo vanno bene ma questa è la stagione olimpica. E qui arrivano le note dolenti. Il neo della squadra azzurra è il rendimento nei grandi appuntamenti, in cui spesso è mancato qualcosa. Senza scomodare per forza il passato (i gloriosi Mondiali del 2011 con sei medaglie) ma guardando all’ultimo quadriennio, l’Italia ha raccolto una sola medaglia iridata, a marzo di quest’anno, ovvero il bronzo di Sofia Goggia in gigante. Un bottino misero se confrontato con quello del quadriennio olimpico precedente (9), che portò all’appuntamento di Sochi con tante aspettative, poi tramutatesi nelle due medaglie di Innerhofer (con altri tre quarti posti tra uomini e donne).

Una mancanza di risultati dovuta al caso? Difficile da credere. Anche perché il “problema” è stato denunciato dagli stessi protagonisti. Proprio Sofia Goggia, infatti, recentemente ha dichiarato che l’Italia è immatura da questo punto di vista, viene messa troppa pressione rispetto ad altre nazioni, riferendosi agli eventi ‘one-shot’, ossia Mondiali ed Olimpiadi. Non proprio un’iniezione di fiducia all’ambiente azzurro in vista della stagione a cinque cerchi. Una tendenza che va assolutamente invertita, già da quest’anno, magari proprio nell’appuntamento più importante, a Pyeongchang. Nel frattempo, però, si potrebbe cominciare con qualche vittoria in Coppa del Mondo che tanto male non farebbe. D’altronde vincere aiuta a vincere.

 

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Trovati Pentaphoto

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