Seguici su

Sci Alpino

Sci alpino, Coppa del Mondo Sölden 2017-2018 – Sofia Goggia: “Cerco di essere più veloce ogni giorno. Quest’anno lo slalom solo in combinata”. E sulla rivalità con Brignone…

Pubblicato

il

Lo scorso anno si presentava a Sölden tra mille dubbi ed incertezze. Oggi, invece, a distanza di 12 mesi, Sofia Goggia è uno dei nomi più chiacchierati del grande Circus bianco. La sua stagione da 13 podi in quattro specialità, con due vittorie, un bronzo mondiale ed il terzo posto nella classifica generale della Coppa del Mondo di sci alpino non è passata inosservata. La vigilia della stagione 2017-2018, dunque, è carica di aspettative ed è la stessa Sofia a rendersene conto. Un anno fa non avevo addosso gli occhi di tutti, oggi sì“, ha esordito la bergamasca in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. Le attese sono diventate pretese. Mi sono dovuta adattare a tanti cambiamenti: cerco di essere la Sofia più veloce ogni giorno“.

Sono arrivate tante richieste, dagli sponsor alle interviste. All’inizio è stato tragico. Ho ritrovato me stessa solo sugli sci, in Argentina: ero lì solo per sciare, serena e contenta“. Dove vedremo impegnata Sofia quest’anno? In gigante scio bene, è la disciplina in cui ho più costanza. In SuperG arrivo molto forte ma non ho ancora capito bene le spinte con gli sci lunghi. In discesa scio male ma vado forte“. Niente slalom, dunque? “Solo per la combinata. Non voglio sprecare energie preziose“.

Anno importante, a febbraio ci sono le Olimpiadi di Pyeongchang. “È la massima espressione sportiva. Lì ho vinto due gare lo scorso anno ma nello sci le cose cambiano in un giorno, figuriamoci in un anno…. Qualche preoccupazione per la situazione della Nord Corea? “Non è che quei due (Donald Trump e Kim Jong-un, ndr) mi piacciano tanto. Spero sia solo una farsa“. Ricordi delle Olimpiadi? “Mi ricordo l’inforcata di Rocca al Sestriere e le vittorie di Deneriaz e Aamodt nel 2006. Poi Vancouver: la caduta di Merighetti ed Elena Fanchini prima all’intermedio e poi uscita. Le vittorie di Vonn mi hanno entusiasmato: non pensavo un giorno di poter gareggiare con lei e batterla“. Le rivali di quest’anno? “Worley come sempre, poi Vonn, Rebensburg, Gut che rientra. E le mie compagne. Marta (Bassino, ndr) e Fede (Brignone, ndr) sono più veloci nei giganti tecnici, io sui pendii più facili“.

Inevitabile, quindi, parlare della rivalità con la Brignone…Non l’ho voluta io. La rivalità che vorrei è quella che c’è stata l’anno scorso: prima della gara ci dicevamo in bocca al lupo, poi in pista non ce n’era per nessuno. Nel pomeriggio, però, capitava di ritrovarci in camera per un caffè. In estate l’ho pensata molto, è stata la benzina del mio fuoco quando non ce la facevo più. Lavoravo per starle davanti. Questa è la rivalità che vorrei“.

Infine, un riassunto del suo rituale di partenza. “Con me porto borraccia, iPhone e maschera. Mi scaldo con 10 squat e 10 slanci. Poi 25 minuti prima del via cerco di stare in me stessa. Al cancelletto faccio il segno della croce e dico ‘in questo momento sono qui’ e ogni parola è accompagnata da un gesto: metto le braccia in alto, poi laterali ed infine sul petto. Colpo al cuore, alla testa, punto i bastoni e vado. Lo sputo è la mia voglia di andar giù“.

 





 

CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE SULLO SCI ALPINO

alessandro.tarallo@oasport.it

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Pier Colombo

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità