Sollevamento pesi, Europei Junior/Under 23 2017: le punte dell’Italia non tradiscono, il movimento continua a crescere

L’Italia dei record: il sollevamento pesi azzurro torna con 11 medaglie dai Campionati Europei Junior e Under 23 2017 che si sono svolti a Durazzo (Albania). Un risultato storico che va a sottolineare l’ottimo lavoro svolto negli ultimi anni per arrivare ai vertici continentali.

Andando velocemente a ricapitolare i risultati, il medagliere azzurro si è aperto sin dalla prima giornata grazie ad Alessandra Pagliaro, che si è laureata campionessa europea Junior nella 48kg. A seguire, Mirco Scarantino ha confermato il ruolo di favorito nella 56 kg Under 23, mentre Mirko Zanni si è preso a sua volta l’oro nella 69 kg, anche se rispetto ai due compagni di squadra non è riuscito nella tripletta, fermandosi all’argento nella prova di strappo. Addirittura fuori dal podio dopo lo strappo, Nino Pizzolato ha rimontato e conquistato l’argento nel totale (oro nello slancio), ponendo solide basi per il futuro dopo l’infortunio che lo aveva fermato nella prima parte di stagione.

C’è soddisfazione, ovviamente, all’interno dello staff azzurro, che vede ripagati sacrifici e programmazione. I giovani, che non sono rappresentati solo dai medagliati ma anche da un gruppo sempre più solido e competitivo, sono il futuro, le basi per puntare alle qualificazioni olimpiche verso Tokyo 2020, che sono il vero obiettivo. La stagione culminerà con i Mondiali Assoluti in programma a fine novembre, un obiettivo per tanti azzurri presenti a Durazzo.

Quanto emerge dagli Europei che si sono conclusi negli scorsi giorni è la continua e costante crescita del movimento italiano, che già negli Europei giovanili del mese scorso aveva messo in mostra una batteria molto profonda di giovani pronti a fare il salto di qualità. Per Scarantino e Pizzolato il passaggio definitivo alla categoria senior è ormai vicino, ma dopo i tanti titoli conquistati negli scorsi anni non possono che essere pronti a ottenere risultati di prestigio anche a quel livello, mentre per Zanni e Pagliaro il percorso sarà più lungo.

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Foto: Federpesistica