Taekwondo
Taekwondo: è grande Italia a Belgrado con gli ori di Vito Dell’Aquila e Roberto Botta. Cresce la fiducia per il GP di Londra
Proprio ieri si è concluso il Belgrado Open 2017 di taekwondo, torneo di categoria G1, poco prestigioso rispetto ai Gran Prix della World Taekwondo ma comunque importante per mettere in cascina punti per il ranking di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Al primo classificato, infatti, arrivano infatti dieci punti, contro i quaranta ottenuti dal vincitore di un Gran Prix come quello di Rabat o quello di Londra del prossimo weekend. Fra i senior, l’Italia ha fatto incetta di medaglie, conquistando due ori e un argento.
L’astro nascente del movimento del taekwondo italiano è il giovane Vito dell’Aquila, che in questa occasione ha dimostrato ancora una volta di essere, a soli 17 anni, uno dei fari della Nazionale. La medaglia d’oro nella categoria -54 kg si aggiunge al bronzo mondiale di Muju e ai quarti di finale raggiunti a Rabat, nell’ultimo Gran Prix stagionale: Vito Dell’Aquila ha dominato questo torneo, surclassando ogni avversario postosi sul suo cammino. Guardando solamente i numeri, basti pensare che la vittoria più “stretta”, è stata il 12-2 con cui Vito ha vinto la semifinale. L’azzurro, però, non parteciperà al prossimo Gran Prix di Londra, in programma da venerdì a domenica.
L’atleta più in forma, in questo momento, sembra essere Roberto Botta, che. dopo il trionfo nel Riga Open due settimane fa, si è confermato sul gradino più alto del podio anche a Belgrado. Nella categoria -80 kg, l’azzurro ha vestito i panni di un rullo compressore, lasciando le briciole agli avversari. Botta, al contrario di Dell’Aquila, sarà a Londra: l’obiettivo è quello di migliorare l’attuale 34 esimo posto nel ranking ma non sarà semplice, perché di fronte ci saranno gli atleti più forti al mondo, tutti determinati a raggiungere un posto alle Olimpiadi. Bravissima anche Maristella Smiraglia, argento nei -73 kg al termine di un torneo entusiasmante, dove alla vigilia non era fra le protagoniste attese. Anche lei, come Dell’Aquila, non sarà a Londra: per l’Italia, nella categoria +67 kg (la -73 kg non è olimpica) ci sarà Laura Giacomini.
Arrivano notizie confortanti per il movimento azzurro anche dalle medaglie conquistate a livello Cadetti e Juniores. Per quanto riguarda questi ultimi, sono arrivati gli ori di Erminio Pilunni (+78 kg), Antonio Esposito (-68 kg) e Gabriele Caulo (-59 kg), gli argenti di Alessia Marotta (-68 kg), Alessia Sturari (-44 kg) e Assunta Cennamo (-63 kg) e i bronzi di Simone Alessio (-68 kg), Cosimo Dell’Aquila (-45 kg), Michael Rubino (-63 kg), Mattia Bronconi (-59 kg) e Sofia Zampetti (-44 kg). Dopo i successi dei Cadetti agli Europei di Budapest della scorsa settimana, in questo Open gli azzurri hanno conquistato diverse medaglie: brillano gli argenti di Manuel Millefiori (-41 kg), Linda Cecchi (-52 kg) e Christian Malin (-33 kg) e i bronzi di Elisa Straolzini (-41 kg) e Elia Torre (-37 kg).
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