Taekwondo
Taekwondo, Gran Prix di Londra 2017: si fermano al primo turno Daniela Rotolo e Natalia D’Angelo
Non comincia bene per l’Italia la prima giornata del terzo Grand Prix del 2017 delle World Taekwondo Series in programma a Londra, torneo che assegna punti pesanti per il ranking per la corsa a Tokyo 2020: il torneo, infatti, appartiene alla classe G-4 ed è quindi quello più ghiotto per gli atleti, dal momento che assegna addirittura quaranta punti al primo classificato.
Nei -67kg, per l’Italia erano in gara ben due atlete: in entrambi i casi è arrivata una sconfitta nel primo turno, i sedicesimi di finale. Daniela Rotolo è stata battuta dall’americana Paige McPherson, numero tredici del ranking mondiale, che ha poi raggiunto le semifinali. Daniela, forse la più concreta speranza azzurra della vigilia in virtù del suo ventesimo posto nella classifica mondiale, il migliore fra gli atleti italiani in gara. Il punteggio finale, 13-4, non ammette repliche. L’azzurra mirava a un piazzamento di prestigio per recuperare posizioni e rientrare in top ten, ma ancora una volta nel GP delle World Series l’azzurra non è riuscita a superare il primo incontro.
Anche Natalia D’Angelo si è dovuta arrendere al primo incontro disputato: per lei serviva un’impresa contro la coreana Kim Jan-Di, numero quattro del ranking. Natalia, numero 43 al mondo, non è mai riuscita a impensierire l’atleta asiatica che ha dominato l’incontro, vincendo per 13-1. La vittoria, nella categoria -67 kg femminile, è andata alla britannica Lauren Williams, l’argento a Ruth Gbabgi della Costa d’Avorio, i bronzi a Paige McPherson (USA) e Matea Jelic (Croazia).
Nella stessa giornata, si disputavano le gare delle categorie -68 kg e +80 kg uomini. In entrambe, non c’era nessun italiano in gara. Nei -68 kg, il giordano Ahmad Abughaush ha vinto l’oro, seguito sul podio da Bradly Sinden (Gran Bretagna): i bronzi sono andati a Joel Gonzalez Bonilla (Spagna) e Alexey Denisenko (Russia). Nei pesi massimi, invece, oro alla Corea con Kyo-Don In, argento alla Russia grazie a Rafail Aiukaev e bronzi per Mahama Cho (Gran Bretagna) e Sajjad Mardani (Iran).
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Foto: Daniela Rotolo archivio privato