Ciclismo
Tour de France 2018: la data della presentazione. Le indiscrezioni sul percorso e le tappe
Tra poco più di una settimana il Tour de France 2018 sarà svelato e reso noto al grande pubblico. Su quale percorso Chris Froome dovrà difendere la sua maglia gialla? Quanti chilometri a cronometro o di salita ci saranno per gli sfidanti Nairo Quintana e Tom Dumoulin, senza dimenticare la probabile partecipazione di Vincenzo Nibali? Lo scopriremo il 17 ottobre, quando al Palais des Congrès convention centre di Parigi si terrà la presentazione della prossima edizione della Grande Boucle.
Come di consueto, in base ai rumors, si possono fare delle congetture riguardanti il possibile percorso. In particolare, La Flamme Rouge ha raccolto quanto possibile negli ultimi mesi, stilando una bozza plausibile del percorso che i corridori andranno ad affrontare nel prossimo mese di luglio. Tutto certo per quanto riguarda la Grande depart dalla Vandea, con le prime due frazioni riservate ai velocisti che non dovrebbero incidere più di tanto (salvo vento) sulle sorti della classifica generale. Già la terza tappa, a Cholet, cambierà tutto: 36 chilometri contro il tempo in una cronosquadre che si annuncia determinante ai fini degli sviluppi delle tattiche di corsa per la sua lunghezza e la sua collocazione. Per il resto, anche quarta e quinta tappa, con discreta dose di certezza, saranno pianeggianti. Nella prima settimana, pur con collocazione non ancora certa, dovrebbe essere presente una tappa comprendente il pavé con alcuni tratti anche molto impegnativi della Parigi-Roubaix, come il Carrefour de l’Arbre e Gruson, mentre sono minori le possibilità di vedere Camphin-en-Pèvéle. Sempre nei primi 10 giorni di corsa, spazio a tappe vallonate con due arrivi che dovrebbero essere sul Mur de Bretagne e Alençon.
Dopo alcune tappe facili che chiuderanno la prima settimana, già dal secondo martedì di corsa si attaccheranno le Alpi con tre frazioni che inizieranno a delineare la classifica. Si parte con la Annecy-Le Grand Bornard, che dovrebbe prevedere un arrivo in discesa dopo il Col de la Colombiere, anche se è sempre difficile immaginare tutto lo svolgimento delle tappe prima della loro presentazione. Il primo arrivo in salita dovrebbe essere il giorno successivo a La Rosiere: pendenze abbordabili, ma potrebbe arrivare al termine di una frazione molto dispendiosa. Il giorno dopo, per concludere il trittico, arrivo in cima all’Alpe d’Huez, salita storica del Tour de France che ne racchiude l’essenza. Al momento sembra più probabile la scalata classica rispetto al Col de la Sarenne, che eventualmente andrebbe a congiungersi con la salita all’Alpe solo nei chilometri conclusivi.
La tredicesima tappa dovrebbe essere dedicata alle ruote veloci, mentre il sabato e la domenica che seguiranno a ruota dovrebbero prevedere arrivi a Mende e Carcassone, che sulla carta potrebbero essere ideali per tappe di media montagna, insidiose anche per i big. Dopo il secondo giorno di riposo si ripartirà proprio da Carcassone, per andare verso i Pirenei, che però ancora non danno particolari certezze. Il primo arrivo in quota dovrebbe essere a Superbagneres, proprio il giorno dopo il riposo. Per il resto, di realmente importante dovrebbe esserci un passaggio sul Tourmalet, ma per il resto si sa ben poco di quello che potrebbero regalare i Pirenei. In ottica classifica, fondamentale il sabato con una cronometro individuale di circa 30 chilometri che dovrebbe delineare la classifica prima della passerella di Parigi sui Campi Elisi.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto: © ASO/ Pauline BALLET