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Tour de France 2018: percorso adatto a Chris Froome e Tom Dumoulin? Vincenzo Nibali può sorprendere

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E’ stato svelato in giornata, al Palazzo dei Congressi di Parigi, il percorso del Tour de France 2018. 3329 chilometri dalla Vandea fino a Parigi, caratterizzati da ben 25 salite e soltanto due cronometro (particolarmente insidiose). Ci sarà da stare ben attenti, lo scenario rispetto alle passate stagioni, dove si è assistito ad un dominio assoluto del Team Sky con Chris Froome potrà cambiare.

Ovviamente il kenyano bianco resta il naturale favorito della Grande Boucle. Il britannico va a caccia di una clamorosa cinquina (sarebbe poker consecutivo) e punterà ovviamente tutte le sue fiches sul Tour. Servirà una preparazione particolare, probabilmente differente rispetto alle edizioni vinte dal capitano del Team Sky: la cronometro infatti non influirà moltissimo sul risultato finale, sarà fondamentale andar forte in salita sin dai primi giorni e non perdere tanto nella frazione con il pavé che potrebbe creare davvero grandissime difficoltà.

Il rivale annunciato per Froome sembra essere Tom Dumoulin che, dopo esser riuscito a conquistare a sorpresa la maglia rosa di Milano al Giro d’Italia, punta tutto per vestirsi anche di giallo a Parigi. Le ambizioni sono altissime, la crescita dell’olandese è davvero costante e spropositata rispetto alle aspettative. In salita ormai invece che soffrire riesce addirittura a fare la differenza e, a cronometro, può sfoderare tutti i propri cavalli che lo hanno portato a vincere il campionato del mondo. Unica incognita sta nell’approcciare la Grande Boucle da capitano per la prima volta: il percorso comunque è leggermente sfavorevole e potrebbe pagare in alcune giornate (si difenderà con il pavé di Roubaix?).

Occhi puntati però sugli scalatori. A partire da Nairo Quintana, che vuole riscattare un 2017 non del tutto convincente: Alpi, Massiccio Centrale e Pirenei, davvero tanta salita per il colombiano della Movistar. Il percorso sembra strizzare l’occhio anche a Vincenzo Nibali, da scoprire però il programma del prossimo anno per il siciliano, che avrà come obiettivo la maglia iridata ad Innsbruck: tanta salita, diverse frazioni mosse per poter fare la differenza e i 20 chilometri di pietre a Roubaix che lo hanno già fatto sognare nel 2014. In casa Francia sembra essere un tutto per tutto per i beniamini dei transalpini: Romain Bardet su tutti, ma anche Thibaut Pinot, hanno una chance da sogno su un percorso ideale per far suonare la Marsigliese a Parigi.

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Foto: Valerio Origo

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