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Vincenzo Nibali verso il 2018. Giro d’Italia o Tour de France? La Vuelta per preparare il Mondiale

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Un unico grande obiettivo: la maglia iridata. Il 2018 di Vincenzo Nibali verterà in maniera quasi totale sul Mondiale di Innsbruck, che si annuncia adattissimo al corridore italiano che oggi ha vinto il Giro di Lombardia 2017, seconda Classica Monumento del suo palmares. Quale programma affronterà lo Squalo dello Stretto nella prossima stagione? 

Il primo picco di forma dovrebbe essere programmato per le classiche di primavera: Amstel Gold Race, Freccia Vallone e Liegi-Bastogne-Liegi potrebbero essere un buon viatico per confrontarsi con i diretti avversari per il Mondiale nelle corse di un giorno più dure del calendario, e prendere ancora più confidenza con questo tipo di gara. La Liegi, ovviamente, è la più adatta ma l’evoluzione tattica della gara negli ultimi anni non favorisce un corridore come Vincenzo, che nell’ultimo chilometro verso Ans non può tenere corridori come Valverde, Kwiatkowski, Dan Martin o Matthews, sempre più improntato su questo genere di corse.

La volontà di Nibali di presenziare alle Classiche di aprile con ambizioni di vittoria, però, lo dovrebbe portare lontano dal Giro d’Italia: dopo due partecipazioni consecutive, al momento le possibilità di vederlo al via della corsa rosa sono molto basse. La fase centrale di stagione potrebbe essere incentrata sul Tour de France, per due motivi. Il primo è che si sposa bene con le Classiche e il Mondiale, il secondo è la volontà dello Squalo di provare a vincere una seconda maglia gialla o di salire nuovamente sul podio di Parigi prima che l’età possa diventare un peso troppo gravoso sulle sue prestazioni, anche considerando che ha ormai 33 anni. Dopo il successo del 2014 e il piccolo fallimento del 2015, Enzo è pronto a tornare in Francia nella corsa a tappe più importante del mondo per sfidare i Froome e i Dumoulin sul loro terreno.

Nel finale di stagione, ecco che nei programmi del corridore della Bahrain-Merida potrebbe esserci ancora la Vuelta a España: difficile vederlo impegnato per la classifica, ma 21 giorni di corsa e le salite spagnole potrebbero rappresentare l’avvicinamento ideale al Mondiale di Innsbruck, sopratutto per un motore come quello di Vincenzo che ha bisogno di carburare prima di trovare le migliori prestazioni. In attesa di vedere quel che sarà, oggi ha chiuso nel migliore dei modi il 2017: un viatico ottimale per avviarsi verso una stagione che potrebbe essere determinate per la sua carriera.

 





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Foto LaPresse – Marco Alpozzi

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