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Volley, Europei 2017 – Giovanni Guidetti: “Sono orgoglioso del bronzo con la Turchia. L’Italia? Con Malinov era da podio sicuro!”

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Nonostante l’eliminazione ai quarti di finale dell’Italia, un po’ di azzurro sul podio degli Europei 2017 c’è stato. A portarcelo è stato ancora una volta Giovanni Guidetti, capace di centrare la quarta medaglia continentale consecutiva con la terza squadra diversa: dopo gli argenti con Germania (due volte) e Olanda, quest’anno è arrivato il bronzo con la Turchia. Un risultato di prestigio per una squadra partita non certo con i favori del pronostico, ma che un po’ di amaro in bocca al modenese lo ha lasciato. “La Serbia è fortissima e non avevamo nessuna chance. Ma c’è il rimpianto di non averla giocata la finale. Abbiamo speso un sacco di energie nel quarto con la Russia e si è visto“, ha dichiarato il CT della Turchia in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.

Sono molto orgoglioso di riuscire a portare ogni squadra alla fine di una manifestazione, ma soprattutto di riuscire a ribaltare brutte situazioni. Poi vuol dire che ho avuto la possibilità di allenare grandi giocatrici“, ha poi proseguito Guidetti parlando del suo risultato personale. Una Turchia arrivata a medaglia con molti problemi, soprattutto nel ruolo di opposto. “Problemi che sono rimasti. Mi vergogno quasi a dirlo ma ho cambiato otto formazioni e ho vinto il bronzo con l’opposto che riceve. Una scelta non usuale ma che alla fine ha pagato“. Un Europeo che però, ammette Guidetti, non è stato di livello elevatissimo. “Il che non è strano per un Europeo post-Olimpiade. Non a caso sono arrivate in finale due squadre che hanno fatto bene a Rio e che hanno cambiato poco o niente. In generale c’è poca continuità in ricezione, in un panorama femminile in cui la battuta è soltanto flot. Noi con la Russia abbiamo fatto 10 aces con la battuta flot…“.

E l’Italia? Quest’anno ha pagato troppo le assenze di Malinov e Sylla. L’Italia che ho visto al Grand Prix mi ha impressionato, in quell’assetto lì era da podio sicuro. Purtroppo Orro non era pronta e la squadra sfiduciata. È un peccato perché Davide (Mazzanti, ndr) ha fatto un ottimo lavoro in estate“. Quali possono essere le cause della debacle? “L‘Italia ha cambiato tanto, troppo. Ogni stagione una formazione diversa. Ci vuole tempo per costruire un gioco. Ci sono tante giocatrici di buon livello ma forse si perde troppo tempo a sceglierle. Tra queste anche Paola Egonu. “Per quello che le ho visto fare non ha nulla da invidiare alla Boskovic. Non è ancora al suo livello ma per un fatto semplice: quest’ultima gioca da tre anni all’Eczacsibasi ed è titolare in Nazionale. Ora a Novara comincia la pallavolo vera per Egonu, con pressioni e tutto. Ne riparliamo tra un paio d’anni“.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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