Arrampicata Sportiva
Arrampica Sportiva, Claudia Ghisolfi: “Il mio sogno sono le Olimpiadi Tokyo 2020. La mia mente è gia lì”
Un sogno olimpico da realizzare quello della giovane 21enne Claudia Ghisolfi, climber talentuosa nell’arrampicata sportiva. Un’atleta cresciuta ammirando le gesta del fratello maggiore Stefano coltivando una passione, autentico amore a prima vista.
“Generalmente la domanda per chiedermi se sono la sorella di Stefano arriva prima ancora che mi possa presentare – chiarisce col sorriso l’atleta intervista da La Stampa – Ma per me non è assolutamente un problema. Non c’è competizione perchè per me lui non è un avversario ma piuttosto uno stimolo. Un punto di riferimento da seguire. Avevo 8 anni e dopo una gara di mountain bike alcuni amici hanno portato me e Stefano a provare la scalata. Ci è piaciuta subito parecchio, nel giro di poco abbiamo cercato una palestra a Torino dove poter iniziare un corso. Nostro padre era maestro di mountain bike ed all’inizio era un po’ dispiaciuto nel vedere che avevamo virato su qualcosa altro – ammette Claudia – Infatti per altri tre o quattro anni ho continuato anche con la bici, ma non ho ai avuto dubbi su cosa mi piacesse di più. Dopo due settimana dal primo tentativo di scalare stavo già disputando la mia prima gara. D’altronde andare avanti con tutti e due gli sport era impossibile, perchè il weekend è solo uno a settimana ma spesso c’erano gare in contemporanea. Così ho scelto“.
Una specialità che ha consentito alla ragazza poi di entrare a contatto con nuove culture: “In Cina davvero tutto è differente a cominciare dal cibo (sorride). E’ una settimana che mangiamo riso e non per fare l’italiana ma la pista inizia a mancare. Qua ci sono grandi contrasti che saltano subito all’occhio: posti molto poveri e altri molto ricchi in uno spazio magari davvero contenuto. Persone di una gentilezza estrema e altre totalmente arroganti. La vita in generale costa pochissimo“.
Tornando alla scalata la 21enne climber sottolinea le sue caratteristiche di scalata: “Preferisco servirmi della forza. E’ sempre stata questa la mia principale qualità, piuttosto che la resistenza. La via perfetta per le mie caratteristiche che quindi non va oltre i 25-30 metri con sezioni dure, su prese piccole. Mi piace il calcare ma anche il granito“.
E poi venendo ai sogni: “Mi ero ripromessa di non pensare ai Giochi prima del 2018, ma confesso che le mente già ci lavora. La specialità su cui dovrà applicarmi maggiormente sara la speed (velocità ndr.) perché anche se ora faccio lead (difficoltà ndr.) curo comunque la forza“.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: youtube