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Atletica senza Usain Bolt e Wayde Van Niekerk: chi sarà il trascinatore nel 2018? Serve l’istrione alla Gimbo Tamberi

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Wayde Van Niekerk doveva essere il presunto erede mediatico di Usain Bolt ma si è infortunato giocando a rugby e salterà sostanzialmente tutto il 2018. L’atletica leggera è alla ricerca disperata del personaggio trascinatore, ben consapevole che uno come il Fulmine nasce ogni 30 anni: un istrione nato che piace(va) tantissimo al pubblico, che stampava prestazioni inverosimili e oltre l’umano, in grado di infrangere grandi barriere in pista e di catalizzare tutta l’attenzione prima e dopo l’evento. Il giamaicano è stato un simbolo per questo sport, ha notevolmente aumentato l’attenzione (e i soldi) che ne girano attorno e il suo annunciato ritiro ha indebolito la Regina degli sport sotto questo punto di vista.

Non era facile prendere il posto di Bolt ma il crac di Van Niekerk è davvero pesantissimo in vista della stagione che deve ancora iniziare e che dovrà fare a meno anche di Mo Farah, ormai fuori dalle piste e pronto per il suo debutto in strada. Il primatista mondiale dei 400m (puntava ad abbattere il muro dei 43”), si faceva apprezzare per la sua poliedricità (argento iridato sui 200m e ottime chance sui 100m) anche se doveva un po’ sgrezzare la sua personalità e soprattutto doveva iniziare a incontrare l’affetto degli appassionati, impresa tutt’altro che semplice.

Cercasi grandi istrioni, nuovi personaggi televisivi che vadano oltre le corsie e le pedane. Uno alla Giambarco Tamberi, per intenderci: la stella dell’atletica italiana, pazzo scatenato (nel senso buono), piace tantissimo per il suo modo di fare, per la sua “mezza barba” e per come si carica, oltre naturalmente per le eccellenti prestazioni nel salto in alto. L’azzurro potrebbe salire l’ultimo gradino e, se trovasse una certa continuità in termini di misure e risultati, potrebbe davvero ambire al ruolo di trascinatore mondiale. Ci sono altri due grandi nomi come quelli di Karsten Warholm e Pierre-Ambroise Bosse, rispettivamente Campioni del Mondo dei 400m ostacoli e degli 800m: il vichingo norvegese è celeberrimo sul web per le sue prove di decathlon vestito da sumori, il transalpino ha conquistato tutti con la sua battuta “ora vado a battere il mio record di birre bevute” anche se purtroppo è rimasto vittima di un pestaggio pochi giorni dopo il suo trionfo di Londra.

Renaud Lavillenie non è purtroppo più quello di un tempo, Justin Gatlin è fischiatissimo per i suoi precedenti di doping, Omar McLeod e Chris Taylor sono dei grandi vincenti ma non attaccano presso il grande pubblico e al femminile manca una come Elena Isinbaeva. L’eredità di Bolt è pesantissima e senza Van Niekerk per una stagione si fa ancora più dura.

 





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