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Basket, Eurolega 2017-2018: a Tel Aviv Milano crolla a rimbalzo e mentalmente, ma quel -11 si può salvare

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L’Olimpia Milano cade a Tel Aviv contro il Maccabi e lo fa purtroppo con merito al termine di una partita che ha visto quasi sempre i padroni di casa in controllo. Probabilmente è stata la peggior apparizione in campo della squadra di Simone Pianigiani, che è mancata soprattutto in quella capacità di reazione che invece aveva contraddistinto le precedenti sfide, nelle quali l’Olimpia ha saputo battagliare e lottare fino all’ultimo possesso.

L’ex ct azzurro aveva parlato negli spogliatoi dell’importanza dell’aspetto mentale della gara, di saper reggere alle ondate del Maccabi in un ambiente caldo come la Yad-Eliyahu Arena. Milano non ci è riuscita ed è andata quasi subito sotto in maniera irreversibile al primo allungo israeliano. E’ apparsa un’Olimpia sulle gambe, molto stanca e con le energie al minimo dopo una settimana con quattro partite e nelle quali le rotazioni sono comunque state minime.

Il tiro da tre, arma importante nell’attacco milanese, non ha funzionato con un 7/24 finale che è molto indicativo della serata poco idilliaca con i ferri israeliani, ma il dato che maggiormente spiega il ko dell’Olimpia è il numero di rimbalzi offensivi concessi al Maccabi. Sono addirittura 19 ed è un numero che non permette a nessuna di poter vincere una partita. Tyus ha dominato sotto i tabellloni, nonostante comunque una discreta partita in attacco di Gudaitis e Tarczewski, ma entrambi hanno nettamente perso il confronto con l’ex giocatore di Cantù. Va comunque detto che è un po’ tutta la squadra che ha mollato in difesa e che quasi tutti i componenti del Maccabi hanno avuto nel loro tabellino almeno un rimbalzo offensivo.

C’è poco, anzi pochissimo da salvare, ma forse l’unica cosa è proprio il risultato. Ad un certo punto della partita Milano è finita sotto anche di venti punti, dando la sensazione di aver staccato completamente la spina e di essersi ormai rassegnata al tracollo definitivo. Alla fine è un -11 che può anche essere visto dall’Olimpia con un mezzo sorriso e che potrebbe anche essere importante in ottica futura, con le due squadre in lotta per un posto tra le prime otto della classifica. Uno scarto nella differenza canestri ribaltabile, ma sono pensieri lontani e con quasi tutto un girone d’andata ancora da giocare e dove tutto si deve ancora decidere.

 





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Credit Ciamillo

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