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Basket, Gianni Petrucci: “Abbiamo le carte in regola per qualificarci ai Mondiali. In Serie A non si crede nei giovani”

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L’Italia del Basket è pronta per ripartire. Da domani avranno inizio le le qualificazioni per i Mondiali in Cina del 2019 e la nostra nazionale comincerà il nuovo corso affrontando la Romania nella prima delle due partite previste in questa “finestra”. La quadra allenata da Meo Sacchetti debutterà in casa, al Pala Ruffini di Torino, tutto esaurito per l’occasione. Sarà una partita importante, con gli azzurri che si presentano all’appuntamento con graditi ritorni e alcune facce nuove, vista l’assenza dei giocatori impegnati in NBA ed Eurolega. È importante vincere: l’Italia è inserita nel gruppo D con Croazia e Paesi Bassi. Passeranno le prime tre ma il punteggio ottenuto varrà anche nella seconda fase.

Di questo ed altro ha parlato il presidente della Federazione Italiana Gianni Petrucci che, cosciente delle problematiche del nostro movimento, guarda a quel che sarà con estrema chiarezza, partendo dal fatto che la nostra selezione manca dalla rassegna iridata dal 2006 quando arrivò nona:Questa Nazionale nuova bisogna prenderla con ottimismo – sottolinea, intervistato dal Corriere dello SportSacchetti è un uomo che dove è andato ha vinto: la serie C, B, la serie A, il triplete, le coppe. E’ un Mondiale nuovo per tutti, non ci sono i giocatori impegnati sia nell’Eurolega, sia nella NBA. Non ci fasciamo la testa, le qualificazioni sono lunghe, abbiamo le carte in regola per andare avanti. Ma non bisogna prendere sottogamba nessuno“.

Guardando al match di domani contro la Romania: “I nostri avversari, fino a qualche anno fa, non erano nessuno. Hanno organizzato un girone dell’Europeo, hanno un palazzetto dello sport probabilmente migliore dei nostri, vuol dire che si sta investendo tanto. Abbiamo le stesse problematiche del calcio, dove tutti benedicono i finanziatori stranieri. I nostri giocatori se fatti giocare non sono certo inferiori. Oggi gli imprenditori italiani hanno problemi più seri che vengono prima del basket. Avevamo Benetton, Scavolini, Stefanel, che investivano fior di milioni, oggi non è più possibile. Ai presidenti di oggi, cui dico grazie, stanno investendo i loro beni personali”.

Un dato interessante riguarda la grande differenza tra le nazionali giovanili, nelle quali eccelliamo, e quella maggiore: Siamo secondi nel ranking europeo, sia al maschile che al femminile. La Nazionale Under19 è vice campione del mondo, ma quanti di questi giocano in Serie A? Pochissimi. I presidenti preferiscono l’usato sicuro straniero. Non entro nei portafogli dei dirigenti ma quanti stranieri forti ci sono in Italia? Ed è vero che poi i giocatori italiani costano tanto? In Grecia e Turchia ci sono impianti e canestri in ogni angolo. Da noi non c’è questa cultura, queste cose le può fare una Federazione, che però non ha la forza anche economica per farlo. Ora investiremo nel “tre contro tre”, che diventerà olimpico nel 2020″.

E poi parlando dei giocatori, del ritorno di Alessandro Gentile con la maglia azzurra e della questione “Gallinari”, il massimo dirigente della pallacanestro italiana sottolinea: Gentile lo vedo carico, determinato, positivo, con la faccia giusta. E’ un campione, indiscutibilmente un campione, farà valere la sua bravura mentre quanto accaduto con Danilo fa ormai parte del passato, gli ho fatto gli auguri per la sua festa. Ha detto che verrà in Nazionale, lo aspetto con grande piacere”.

Infine sulle avversarie del girone, la certezza è che sia la Croazia la rivale più forte: “Con la prima a Zagabria, ma andremo lì per vincere”.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Fip

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