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Basket, Qualificazioni Mondiali 2019: la Croazia è la bestia nera azzurra. Come si batte?

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Seconda prova in tre giorni per l’Italia di Meo Sacchetti. Dopo il successo all’esordio contro la Romania ora arriva un’avversaria ben più temibile, la Croazia. Si tratta senza dubbio dell’ostacolo più duro del girone e affrontarlo in trasferta, a Zagabria, rende il match ancora più delicato. Come se non bastasse, poi, la nazionale balcanica evoca ricordi tutt’altro che dolci. Senza andare troppo in là con la memoria, l’ultima volta che le due squadre si sono trovate era la finale del Preolimpico di Torino, quando la Croazia distrusse il sogno azzurro staccando il pass per Rio. Un ricordo ancora vivo nella memoria degli appassionati di pallacanestro, legato inevitabilmente al rammarico di ciò che poteva essere quell’Italia e che non è stata.

La Croazia rappresenta quindi una bestia nera, almeno dal punto di vista psicologico, di cui bisogna liberarsi. Sì, ma come? Coach Ivica Skelin è costretto a fare a meno di molti “titolari”, conseguenza del diniego imposto da NBA ed Eurolega, ma nonostante ciò la sua rimane una squadra di tutto rispetto. Sarà Kruno Simon a ricoprire il ruolo di leader, gentilmente concesso per la partita contro l’Italia dall’Efes Istanbul. La guardia croata dovrà fare da chioccia a molti suoi compagni, alcuni dei quali giovanissimi (Domagoj Bosnjak è del 1995, Luka Bozic del 1996). Un gruppo nuovo, diverso dal solito ma non per questo da sottovalutare.

Dal punto di vista tecnico la Croazia proporrà all’Italia il solito problema della difesa sui lunghi avversari. È un punto debole storico degli azzurri (vedi i quarti dell’ultimo Europeo contro la Serbia), carenti dal punto di vista dei centimetri (basterà il solo Andrea Crosariol?), per cui sarà molto interessante valutare le contromisure che adotterà Meo Sacchetti. Soprattutto perché i lunghi croati sono capaci anche di tirare con buone percentuale da fuori, un’arma importante per aprire la difesa azzurra e costringere i difensori a stare continuamente in movimento, non offrendo punti di riferimento. Stesso discorso in attacco, con i giocatori dell’Italia che troveranno costantemente l’area piena e occupata. Nel reparto esterno la storia non cambia molto: i croati sono degli eccellenti tiratori sul perimetro e proveranno a sfruttare questo fattore per costringere ancor di più la difesa italiana ad aprirsi e magari creare spazio proprio per i lunghi in area.

Non sarà un incontro facile, insomma. Un bell’esame per l’Italia, che non potrà prescindere dal sacrificio, dalla voglia e dall’applicazione sui due lati del campo.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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