Biathlon
Biathlon, Coppa del Mondo 2017-2018: Dorothea Wierer guida la squadra azzurra. Vittozzi cresce
Si scaldano i motori per l’inizio della Coppa del Mondo di biathlon 2017-2018, che prenderà il via domenica con le staffette miste per poi proseguire settimana prossima con le altre gare da Oestersund, in Svezia, ormai classica sede delle prime gare stagionali del massimo circuito Ibu. Andiamo a vedere, dopo aver valutato le potenzialità in campo maschile, quali sono le ambizioni della squadra femminile italiana.
Dopo tre stagioni nella top 10 di Coppa, con lo splendido terzo posto di due anni fa, Dorothea Wierer è fortemente indiziata per ripetere e forse anche migliorare il quinto posto dello scorso anno. L’ultima stagione l’ha vista salire a più riprese sul podio, senza mai raggiungere il gradino più alto. Purtroppo, ha pagato qualche errore di troppo al poligono nei momenti chiave di alcune gare, che di fatto le hanno precluso di fare ancora meglio. Confermarsi in top 5, in ogni caso, sarebbe un ottimo risultato, soprattuto riuscendoci per tre stagioni consecutive a confermare l’alto livello di competitività raggiunto. Con le Olimpiadi alle porte, questa per lei potrebbe essere l’autentica stagione della verità, in cui dimostrare di essere maturata al punto di poter, perché no, cogliere anche un paio di podi in Corea del Sud nel mese di febbraio. Sulla carta, sono pienamente alla portata della Wierer vista nelle ultime stagioni.
Alle sue spalle spinge forte Lisa Vittozzi, che nel passato inverno ha dimostrato di poter fare il salto di qualità definitivo necessario per entrare con maggiore costanza tra le prime 10 e di conseguenza arrivare a giocarsi sempre più spesso dei piazzamenti di rilievo, magari salendo anche sul podio. Nel mese di febbraio ha sfiorato il podio nella sprint iridata, sfruttando al meglio condizioni favorevoli ma dimostrando di valere quei piazzamenti. Ora, con più esperienza sulle spalle e 22 anni compiuti, può fare un piccolo step in avanti, puntando su percentuali al tiro d’eccezione che la possono rendere presenza costante nelle prime posizioni in attesa della consacrazione definitiva dal punto di vista atletico come passo sugli sci.
Con caratteristiche diverse, Alexia Runggaldier e Federica Sanfilippo hanno già dimostrato di valere la Coppa del Mondo. La prima con una precisione encomiabile al poligono, la seconda con alcune prestazioni sugli sci da prima della classe. In ambiti diversi, possono eccellere per puntare al risultato grosso e soprattutto fare bene per la staffetta, che potenzialmente è tra le più forti e complete dell’intero circuito. Runggaldier, forte della precisione al tiro, può svolgere nel migliore dei modi la prima frazione o dare sicurezza in terza, per fare due esempi, mentre Sanfilippo ha il potenziale sugli sci stretti quando è in forma di fare male anche alle big della disciplina. Il loro grande obiettivo possono essere proprio le Olimpiadi, sia nelle gare a squadre che nelle individuali: Runggaldier è sempre capace di tirare fuori lo zero nella 15 chilometri che potrebbe proiettarla in zona medaglie, mentre con una gara senza errori al tiro nella sprint la stessa Sanfilippo può ambire a piazzamenti di quel genere, complice anche qualche errore delle avversarie.
Oltre a loro potrebbe tornare a dare il suo contributo dopo la maternità Karin Oberhofer, donna d’esperienza della squadra, mentre altre ragazze che potenzialmente potrebbero prendere parte alle gare di Coppa del Mondo sono Nicole Gontier, alla ricerca del livello che aveva raggiunto qualche stagione fa, e le giovani Irene Lardschneider e Michela Carrara, che hanno ottenuto ottimi risultati a livello giovanile.
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gianluca.santo@oasport.it
Foto Credit: Serge Schwan – FISI