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Biathlon, Coppa del Mondo 2017-2018: l’Italia sorride dopo le staffette miste di Oestersund

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Nella giornata di ieri si sono disputate le prime gare della stagione 2017-2018 della Coppa del Mondo di biathlon: ad Oestersund sono andate in scena la Single Mixed Relay e la staffetta mista tradizionale, che hanno visto i colori azzurri ottimi protagonisti, anche con un pizzico di rammarico nonostante sia già arrivato il primo podio dell’anno. Quali conclusioni si possono trarre dalle prestazioni degli azzurri?

Partiamo dal presupposto che tutti gli azzurri si sono ben comportanti, dimostrando di avere già una buona condizione in vista della stagione olimpica. Il migliore, però, è stato Dominik Windisch, che in terza frazione di staffetta ha letteralmente fatto il vuoto rispetto agli avversari diretti (e tra questi c’era anche Johannes Boe, non certo l’ultimo arrivato). Dominik ha colpito tutti i bersagli senza impiegare ricariche, portando la nazionale italiana al cambio in prima posizione. Certo, una gara sola è troppo poco per fare valutazioni, ma vederlo così sicuro al poligono fa ben sperare, dato che anche sugli sci ha dimostrato di avere un ottimo passo, che in linea teorica è destinato a crescere da qui al mese di febbraio. Promuoviamo anche Lukas Hofer, nonostante il disastro nel suo primo poligono. L’altoatesino ha dichiarato di non aver compreso gli errori commessi, situazione che l’ha portato al giro di penalità. Un peccato, purtroppo, perché il resto della gara è stata praticamente perfetto, eccetto una ricarica usata in piedi, poligono in cui si è pienamente riscattato arrivando vicinissimo a Svendsen e di conseguenza alla vittoria nell’ultimo giro. Durante l’estate non ha avuto problemi fisici e se questi sono i primi risultati possiamo ben sperare. Entrambi, per quanto visto ieri, possono partire come sicuri outsider: servirà limitare gli errori al tiro. Positiva anche la reazione psicologica ai primi errori, che non l’hanno abbattuto.

Passiamo alle donne. Lisa Vittozzi ha dato sfoggio della sua straordinaria abilità al tiro, con uno zero fondamentale per la prima frazione, anche in ottica olimpica. Sugli sci ha pagato qualcosina, ma si intravedono dei passi in avanti, che potrebbero diventare ancora più marcati con il passare della stagione e l’avvicinarsi degli eventi più importanti. Bene anche Dorothea Wierer, che ha accusato più distacco del normale nel fondo dati alcuni sintomi influenzali che l’hanno colpita nell’ultimo periodo. Può capitare, ma il fatto che nonostante questo, e la penalità di Hofer, l’Italia abbia sfiorato comunque la vittoria la dice lunga sul potenziale di questo quartetto, ricordando che quattro anni fa a Sochi (con Oberhofer al posto di Vittozzi) conquistò il bronzo olimpico. L’inizio di stagione può dare la carica giusta, sia per le gare in team che per le individuali, che prenderanno il via mercoledì.

Prova positiva anche per Thomas Bormolini e Alexia Runggaldier nella single mixed. Alexia ha fatto valere le proprie doti al poligono che nella seconda metà della scorsa stagione l’hanno riportata a essere un punto fisso della squadra e in staffetta (perfetta per il lancio), mentre Bormolini (pur con qualche errorino in più) ha confermato un buon livello atletico che nei prossimi mesi potrebbe portarlo a togliersi qualche soddisfazione.





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Foto: Serge Schwan FISI

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