Biathlon

Biathlon, Dorothea Wierer: “Non mi piace arrivare seconda. Se sto bene posso battere tutte”

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Dorothea Wierer riparte da Östersund (Svezia) per dare inizio alla sua avventura di Coppa del Mondo 2017-2018 di biathlon. Reduce da un’annata difficile la nostra portacolori riparte dalla prova individuale odierna nella specialità che la vide trionfare nel 1° round due anni fa portandola alla vittoria della Coppa di specialità e ad un argento iridato. Wierer che dunque riprende il suo darsi con in mente l’obiettivo delle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang 2018

E’ stato un anno diverso da come me lo aspettavo: troppa pressione e, se fai risultati negativi, arrivano critiche anche da chi parla senza sapere nulla di biathlon, le parole dell’atleta azzurra alla Gazzetta dello Sport – Ho deciso di staccare un mese ed a maggio ho ricominciato da zero. Purtroppo neanche l’autunno però è andato benissimo: mi sono ammalata 3 volte. Ho perso parecchi allenamenti e si subito che mancano in un periodo importante di costruzione: ora ho bisogno di gareggiare per essere pimpante”.

E sulla gara olimpica sottolinea: “Ogni gara è identica alle altre, cambia che ti trovi intorno tanta gente che magari fa solo confusione e ti innervosisce. Sono questi fattori che rendono particolare i Giochi”. “Doro” che torna sul periodo difficile attraversato l’anno scorso ammettendo che: “Non è stato un bel periodo per me, fisicamente avevo sempre pessime sensazioni, mi ammalavo o ero sempre al limite e quando non sto bene io ho poche possibilità. Mentalmente gareggio con un altro spirito, con una consapevolezza diversa. A me non piace arrivare seconda: accettare risultati insoddisfacenti mi fa rimanere male: ma quest’esperienza negativa mi ha fatta crescere“.

Guardando al presente la biathleta del Bel Paese ha affermato:Non sono ancora a livello di due anni fa ma se sto bene so che posso battere tutte, vorrei solo rimanere tranquilla. A chiosa sulla pista che sarà a Cinque Cerchi: “E’ un campo da golf aperto al vento e quando fa caldo rallenta la neve: a me la neve lenta deprime. Per fortuna gareggeremo di sera. Avrei preferito la vecchia Europa, dove c’è cultura degli sport invernali. Ma chissà che la felicità arrivi proprio lì, da un posto lontanissimo. Io sono comunque felicissima il 99% delle volte“.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Romeo Deganello

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