Biathlon
Biathlon, Giuseppe Montello: “Voglio crescere ulteriormente per poter gareggiare ai Giochi Olimpici”
Assente nel weekend norvegese di Sjusjoen, abbiamo avuto il piacere di intervistare il friulano di Forni Avoltri Giuseppe Montello, atleta classe 1992 dell’Esercito, che ha sofferto di un malessere proprio al termine della preparazione: qualora la salute e lo stato di forma lo consentiranno, Montello potrebbe raggiungere la squadra azzurra a Oestersund (Svezia) per il via della Coppa del Mondo.
Innanzitutto come ti senti e qual è il tuo reale stato di forma?
“Dal raduno di Sjujsoen svolto ad inizio di novembre non ho avuto buone sensazioni, infatti ho preso parte solamente ai primi tre giorni di allenamento che prevedeva il programma. Mi sento un po’ stanco e non riesco ad allenarmi bene come dovrei, sono in attesa delle analisi e in seguito stabiliremo con lo staff il piano di rientro alle competizioni”.
La scorsa stagione di Coppa è andata come ti aspettavi? La seconda parte di stagione ti ha visto crescere di rendimento sia ai Mondiali che a PyeongChang, dove sono arrivati i migliori risultati con i primi punti in Coppa del Mondo.
“Sono stato contento di aver fatto tutta la stagione in Coppa del Mondo, soprattutto mi ha aiutato a crescere come esperienza e questo è stato per me un aspetto fondamentale. A novembre storicamente faccio un po’ più di fatica, per cui l’approccio alle gare di dicembre non è stato dei migliori. Da gennaio invece, in particolare da Oberhof in poi, sono cresciuto a livello di prestazioni e ho concluso bene la stagione, soprattutto nelle staffette, per cui sono davvero felice”.
Il livello della squadra italiana maschile è comunque complessivamente buono, se consideriamo il quinto posto nella staffetta di Hochfilzen e le buone performance che tu e Thomas Bormolini avete avuto durante la stagione. Pensi che possa essere un risultato di stimolo per la tua crescita?
“Sicuramente, abbiamo la fortuna di avere al nostro fianco atleti giovani ma che hanno già grande esperienza in Coppa del Mondo come Windisch e Hofer e questo è un grosso stimolo per gli allenamenti e nel quotidiano. Ciò ha permesso anche di esprimerci al meglio nelle staffette e l’augurio è quello di crescere e migliorarci sempre di più”.
La stagione olimpica sta per aprirsi, anzi abbiamo avuto un antipasto nei Campionati Estivi su skiroll di Anterselva. I primi test estivi, anche quelli disputati a Ruhpolding, ti hanno permesso di modificare qualche aspetto sia al tiro che nella sciata?
“La preparazione è andata molto bene, sono contento del lavoro svolto fino ad oggi, con i tecnici stiamo lavorando molto sulla velocità al tiro, credo di essere migliorato. Ovviamente velocizzando il movimento è più facile commettere errori, ma credo che stiamo andando verso la direzione giusta per ottenere un buon livello in Coppa del Mondo, dal momento che il livello è davvero altissimo. Dal punto di vista fisico mi sono sempre sentito bene ma non al livello delle stagioni precedenti, dove magari entravo in condizione prima dell’inizio della stagione e forse fin troppo presto. Purtroppo quest’ultimo intoppo fisico, così inaspettato, arriva nel momento clou della preparazione per il via della stagione”.
Si avvicina la tua seconda stagione in Coppa del Mondo, che porterà però alla tua prima esperienza ai Giochi Olimpici. Come valuti la pista di PyeongChang?
“La pista mi piace molto, è molto nervosa con continui saliscendi, dove non puoi mai rilassarti e bisogna lavorare molto. Ovviamente però per fare bene bisogna arrivare in Corea al top della forma: bisogna stare attenti soprattutto al vento, dal momento che lo scorso anno c’erano delle forti raffiche difficili da leggere al poligono. Il fuso orario inciderà meno rispetto allo scorso anno, dove abbiamo viaggiato in breve tempo dall’Austria in Corea e poi in Finlandia, il che non è stato semplice da gestire, ma questa stagione ci sarà più tempo di adattarsi al meglio”.
Le tue gare più belle sono sicuramente legate alle staffette, pensi che verso i Giochi si possa adottare una tattica più aggressiva, schierando uno tra te e Bormolini in prima frazione come è accaduto nel test di Ruhpoding?
“Dipende dal livello di condizione, per poter gareggiare al lancio di una staffetta bisogna essere al top fisicamente. A Ruhpolding abbiamo provato sia io che Thomas Bormolini la prima frazione, in stagione faremo degli esperimenti in questo senso per vedere se saranno efficaci e ci permetteranno magari nella frazione finale con uno tra Hofer e Windisch di poter lottare con i big come Fourcade e Shipulin per delle posizioni di prestigio”.
Sia il Direttore Tecnico Fabrizio Curtaz che il tuo compagno Dominik Windisch hanno dichiarato più volte durante la preparazione che sono stati ben impressionati dalla tua crescita. A questi livelli, per te è più importante il lavoro fisico/atletico oppure quello mentale?
“Innanzitutto li ringrazio e mi fa molto piacere, in particolare le parole di Dominik con cui mi alleno da vicino in ogni raduno. Entrambe sono molto importanti per me, nel biathlon il lavoro mentale è fondamentale ma in questo momento spero di riprendermi fisicamente al più presto per poter tornare a gareggiare”.
Che obiettivi ti poni per questa stagione?
“L’obiettivo è quello di crescere, fare uno step in avanti sia dal punto di vista atletico che al tiro. Durante la preparazione abbiamo lavorato molto bene e i presupposti ci sono, vedremo se le gare invernali potranno confermarlo, per poter vivere il sogno che ho fin da bambino di gareggiare ai Giochi Olimpici”.
nicolo.persico@oasport.it
Foto: Romeo Deganello
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