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Calcio, Figc: quali sono i possibili successori di Tavecchio e quando si vota? Tutti i possibili scenari

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Il terremoto che ha scosso il calcio italiano a partire dallo scorso lunedì, quando la Nazionale è stata eliminata dal Mondiale 2018, ha vissuto un altro sussulto nella giornata di oggi. Carlo Tavecchio si è dimesso dalla presidenza della FIGC. Un atto di responsabilità quello del 74enne lombardo, che in conferenza stampa ha rivendicato le sue ragioni, denunciando uno “sciacallaggio politico. Il calcio italiano ha dunque la possibilità di ripartire, per l’ennesima volta, e gli scenari per la successione di Tavecchio sono diversi.

L’oramai ex presidente della FIGC ha da sempre rivendicato l’autonomia del calcio nel panorama degli sport italiani. Per questo motivo, lo stesso Tavecchio ha auspicato di rimanere in carica in prorogatio per i prossimi 90 giorni (come stabilito dall’articolo 24, comma 9 dello statuto federale). Fino, quindi, al prossimo Consiglio Federale, quando si procederà con le elezioni. Il nome più caldo per la successione è quello di Cosimo Sibilia, uno dei principali bersagli dello sfogo di Tavecchio, reo di avergli voltato le spalle insieme alla Lega Nazionale Dilettanti, di cui Sibilia è presidente. L’attuale senatore, infatti, potrebbe essere il portavoce di un “partito” che coinvolgerebbe non solo il movimento dilettantistico, ma anche Lega Pro e Associazione Calciatori. In attesa ovviamente di nuovi candidati.

L’altro scenario, invece, è quello del commissariamento della FIGC, voluto e ribadito da Giovanni Malagò già in mattinata, ancor prima che Tavecchio comunicasse le sue dimissioni. Il presidente del CONI la considera “l’unica situazione possibile“, denunciando un certo disordine nel sistema calcio Italia. Nell’attuale Consiglio Federale, infatti – che, da statuto, decade insieme al Presidente nel momento in cui comunica le proprie dimissioni – sono attualmente assenti i rappresentanti della Lega B e della Lega A, che verranno eletti nei prossimi giorni. Il commissariamento consentirebbe quindi alla Federazione di poter assorbire con maggiore facilità il passaggio verso la nuova gestione (si parla di almeno 180 giorni), lasciando il tempo di preparare la propria candidatura ad un numero maggiore di candidati.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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