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Calcio
Calcio, Italia-Svezia Playoff Mondiali 2018: scelte della disperazione per Gian Piero Ventura a San Siro?
Nervi testi e tensione altissima: non si può più sbagliare. Dopo l’1-0 di Stoccolma serve una vittoria con due reti di scarto alla nazionale italiana di calcio nel ritorno dei Playoff per i Mondiali di Russia 2018. Domani sera alle 20.45 lo Stadio San Siro di Milano attende gli azzurri guidati da Gian Paolo Ventura: serve un’impresa per evitare un risultato che sarebbe, come detto più volte dai protagonisti catastrofico. C’è bisogno di cambiare: la formazione vista in Svezia è stata tutt’altro che convincente.
Gian Piero Ventura in questi due giorni ha pensato a cosa variare nel modulo e nei giocatori da schierare in campo. Secondo indiscrezioni si va verso la conferma del 3-5-2. Ci sarebbero dei cambi importanti nello schieramento tricolore. La difesa resterà immutata, dalla mediana in su (il vero e proprio problema della sfida di venerdì) ben tre variazioni. A centrocampo ci sarà l’esordio da regista di Jorginho: con l’assenza forzata di Verratti a causa dell’ammonizione dell’andata, serviva un uomo di qualità a comandare il gioco degli azzurri. Restando a metà campo, cambio in casa Roma per Ventura: fuori un De Rossi apparso fuori condizione, dentro il rientrante Alessandro Florenzi da mezzala. Tra le punte non sarà confermato Andrea Belotti, non al top dopo l’infortunio: toccherà a Manolo Gabbiadini?
Scelte della disperazione per il commissario tecnico tricolore? Proprio l’allenatore, con soprattutto le sostituzioni, è stato messo in discussione nel match perso per 1-0 in casa degli svedesi. Anche questi cambi, però, potrebbero far parlare il pubblico da casa. Viene a mancare infatti ancora Lorenzo Insigne in campo: il giocatore napoletano sembra essere l’unico capace di saltare l’uomo con costanza. Polemiche ovviamente anche sul modulo: dopo mesi a provare il 4-2-4 o 4-3-3, si va sull’usato sicuro con il 3-5-2, che magari aiuta in fase difensiva, ma forse dà meno garanzie in chiave di realizzazione (e serve vincere, magari con più gol segnati).
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Foto: Twitter Nazionale Italiana