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Calcio, Play-off Mondiali 2018: Honduras-Australia vale il Mondiale. Cahill guida i socceroos, Hernandez i centramericani

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Sta per iniziare una settimana cruciale per i Mondiali 2018, dal momento che oltre ai playoff europei e alle ultime sfide dei gironi africani vi saranno altri due match che decideranno chi saranno le ultime squadre a presenziare alla rassegna iridata russa. Perù-Nuova Zelanda sarà lo spareggio fra la squadra oceanica e la quinta del girone sudamericano, mentre Honduras-Australia metterà di fronte la quarta del girone CONCACAF e la vincitrice dello spareggio asiatico.

Il match, ovviamente, si giocherà su un arco di tempo di 180 minuti, con l’andata in Honduras e il ritorno in Australia. L’Honduras ha conquistato questo spareggio, come detto, avendo conquistato il quarto posto nel girone centro-nordamericano alle spalle di Messico, Costa Rica e Panama, eliminando gli USA. L’Australia, invece, ha eliminato la Siria con una rete dell’eterno Tim Cahill nei supplementari dello spareggio fra le due terze dei gironi asiatici. Non c’è un vero e proprio favorito, anche se l’Australia ha già partecipato alle ultime tre edizioni dei Mondiali, passando in un caso dallo spareggio. Nel 2006 i gialloverdi vennero eliminati proprio dall’Italia, con il rigore di Totti al 95′, mentre nel 2014 e nel 2014 uscirono al primo turno. Per questo motivo, forse i socceroos hanno un’esperienza maggiore nell’affrontare sfide di questo livello. L’Honduras, però, non va sottovalutata, anche perché solamente la differenza reti ha negato ai centramericani la possibilità di una qualificazione diretta a Russia 2018.

Per quanto riguarda le due squadre, l’Australia sarà come sempre guidata dal proprio capitano Tim Cahill, nonostante il brutto infortunio alla caviglia sinistra. Tuttavia, il match winner della gara con la Siria stringerà i denti e sarà della partita, per provare a inseguire il sogno del suo quarto Mondiale. L’Honduras vuole centrare la propria terza partecipazione consecutiva a un Mondiale dopo quelli del 2010 e del 2014. In entrambe le squadre non ci sono molti giocatori che militano in campionati europei, come invece accadeva nel passato in cui i socceroos potevano annoverare giocatori come Mark Schwazer, Mark Viduka, Harry Kewell, Mark Bresciano, Scott Chipperfield o Vincenzo Grella e i centramericani potevano contare su attaccanti veloci come David Suazo e Edgar Alvarez o centrocampisti di spessore come Wilson Palacios. In attacco, l’Honduras ha forse il proprio miglior giocatore. Eddie Hernandez, capocannoniere della squadra nel girone di qualificazione, sarà l’arma in più di coach Pinto per l’assalto a Russia 2018. Difficile aspettarsi una sfida dall’alto tasso tecnico, bensì una partita molto fisica e bloccata fra due squadre consapevoli di essere a un passo da un grande obiettivo. Potrebbero far la differenza un calcio di punizione o un colpo di testa da calcio d’angolo, arti nei quali l’australiano Tim Cahill è un vero maestro anche a 37 anni..

andrea.voria@oasport.it





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Foto: Twitter Goal Photos

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