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Calcio, Play-off Mondiali 2018: tutte le partite. Danimarca-Irlanda la più incerta, Croazia e Svizzera favorite contro Grecia e Irlanda del Nord

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Si comincia stasera con sei giorni di fuoco per decidere quali saranno le ultime quattro squadre europee a partecipare ai Mondiali di Russia 2018. Oggi tocca a Croazia-Grecia e Irlanda del Nord-Svizzera, domani sarà il turno dell’Italia impegnata in Svezia, mentre sabato ci sarà Danimarca-Irlanda. Le sfide di ritorno si disputeranno fra domenica e martedì, a campi invertiti e seguendo lo stesso ordine delle partite di andata: domenica 12 Grecia-Croazia e Svizzera-Irlanda del Nord, lunedì Italia-Svezia a San Siro e martedì Irlanda-Danimarca. Approfondiamo nel dettaglio le tre sfide europee al di là di Italia-Svezia, sulla quale ci siamo concentrati altrove.

Croazia-Grecia. Sulla carta, non c’è partita. La Croazia è negli ultimi anni una delle nazioni più forti dell’intero panorama europeo, potendo contare su giocatori dal talento cristallino e dalla classe assoluta. La squadra è orchestrata da quello che è – al momento – uno dei migliori tre centrocampisti al mondo (per non dire il numero uno): Luka Modric è il faro della squadra di Zlatko Dalic e accanto a lui, in un centrocampo di qualità eccelsa, agiranno anche Ivan Rakitic del Barcellona, Marko Rog del Napoli e Marcelo Brozovic dell’Inter. Nel 4-2-3-1 biancorosso, l’ala sinistra sarà ovviamente Ivan Perisic, a supporto di Nikola Kalinic, unica punta centrale. Anche Mario Mandzukic, inoltre, potrebbe trovare spazio nell’undici titolare. La Grecia è invece orfana, all’andata, di Manolas per squalifica e proverà a uscire dalla sfida di stasera con un punteggio che permetta di giocarsi la qualificazione ad Atene. Davanti, l’attacco si appoggerà su Mitroglu. Ci aspettiamo una partita in cui sarà la Croazia, principalmente all’andata, a governare il possesso palla e a cercare di sfruttare la mobilità dei propri giocatori offensivi o gli inserimenti degli interni di centrocampo: la Grecia, sicuramente più attendista, proverà a colpire in contropiede, anche se a livello tecnico fra le due squadre, allo stato attuale, c’è un abisso.

Svizzera-Irlanda del Nord. Anche in questo caso, il confronto sembra impari. Gli svizzeri hanno infatti chiuso il proprio girone al secondo posto con ben ventisette punti, frutto di nove vittorie e una sconfitta con il Portogallo, che ha conquistato il primo posto in virtù della differenza reti negli scontri diretti. Per Shaquiri e compagni – fra cui figurano anche gli “italiani” Rodriguez, Freuler e Lichsteiner, oltre a ex dal recente passato in Serie A come Seferovic o Dzemaili, l’avversario principale sarà il clima di Belfast. In casa, l’Irlanda del Nord, infatti, si trasforma e non è escluso che stasera possa uscire un risultato a sorpresa. Nel doppio confronto, però, i rossocrociati di Petkovic partono nettamente favoriti, soprattutto considerando che sotto la guida dell’ex tecnico laziale la Svizzera ha colto ottimi risultati e ha espresso sempre un bel calcio. Gli irlandesi si aggrappano all’estro dell’ex Palermo Kyle Lafferty e alla solidità di difesa e centrocampo, in cui non vi sono nomi altisonanti ma caratterizzati da grande organizzazione tattica.

Danimarca-Irlanda. Qui, invece, l’esito sembra molto più incerto. I danesi giocano la prima sfida in casa e hanno una quotazione della propria rosa dal valore quasi doppio rispetto a quella irlandese, ma all’Aviva Stadium di Dublino può realmente succedere di tutto, al ritorno, conoscendo il calore dei tifosi irlandesi. Eriksen, talentuosissimo centrocampista del Tottenham, guida gli scandinavi nel 4-3-3 del ct Hareide: nello schieramento danese ci sono altri due rappresentanti della Premier League, il portiere del Leicester Schmeichel e il difensore del Chelsea Christensen, oltre a due conoscenze del nostro campionato, l’ariete centrale dell’Atalanta Cornelius e il terzino dell’Udinese Larsen. L’Irlanda risponde con una squadra solida, senza nomi di spessore come gli avversari ma con una difesa e un centrocampo serrate. Solo sei i gol subiti dalla squadra di O’Neill nelle qualificazioni chiuse al secondo posto dietro alla Serbia, anche se a livello offensivo i gol segnati sono solamente 12. Insomma, è una squadra che concede poco, ma fa fatica a sbloccare il risultato. Attenzione, infine, alle statistiche nei match in trasferta: in questo biennio di qualificazioni, l’Irlanda non ha mai perso fuori casa.

andrea.voria@oasport.it

 





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Foto: profilo Twitter Nazionale Irlanda

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