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Ciclismo su pista, Coppa del Mondo 2017-2018: Pruszkow ospita la prima tappa. L’Italia punta sui quartetti, ma non solo

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Venerdì, con le prime prove di qualificazione e le prime finali si alzerà il sipario sull’edizione 2017-2018 sulla Coppa del Mondo di ciclismo su pista. Le competizioni si svolgeranno a Pruszkow, in Polonia, cittadina situata a circa 15 chilometri da Varsavia. Il velodromo di Pruszkow è stato il primo coperto costruito in Polonia ed è stato inaugurato nel 2008. Da quel momento, è diventato un punto di riferimento per l’intera federazione nazionale polacca.

Presente anche la nazionale italiana, che punterà con forza sugli inseguimenti a squadre per confermare quanto di buono fatto vedere ai campionati Europei, oltre che sulle prove individuali. In campo maschile potrebbe ripresentarsi lo scontro diretto con la nazionale francese, anche perché l’Australia non ha portato gli uomini del quartetto e le altre squadre al momento non sembrano all’altezza. La sfida è sicuramente aperta, con Francesco Lamon, Liam Bertazzo, Simone Consonni, Michele Scartezzini e Filippo Ganna (che non sarà impegnato nell’inseguimento individuale) che puntano a ben figurare. Dopo il successo europeo, le donne puntano a confermarsi, anche senza Letizia Paternoster. Elisa Balsamo, Tatiana Guderzo, Francesca Pattaro e Silvia Valsecchi (con le ultime due che dovrebbero essere impegnate anche nella prova individuale) partono come una delle squadra da battere, in quanto Australia e Nuova Zelanda non si presenteranno in Polonia con la squadra al completo per competere in questa prova. Sulla carta, potrebbero giocarsi il successo con gli Stati Uniti.

Tanti degli azzurri presenti puntano ad ottenere un buon risultato anche nelle prove individuali. Oltre alle ragazze dell’inseguimento, attenzione anche a Maria Giulia Confalonieri, reduce dalla medaglia di bronzo agli Europei nell’eliminazione. Rachele Barbieri, invece, sarà tra le donne più in vista dello Scartch, disciplina di cui è iridata. Sulla sua strada potrebbe trovare diverse avversarie di peso, come la belga Jolien d’Hoore, la britannica Elinor Barker e l’olandese Kirsten Wild, tre autentici mostri sacri della disciplina che però lo scorso anno si sono dovute accontentare dei piazzamenti alle spalle della giovane azzurra in occasione dei Mondiali. Le stesse, e in particolare Baker e Wild, dovrebbero prendere parte alla corsa a punti. Le gare in Polonia saranno importanti anche per il settore velocità: l’Italia porta le giovani Elena Bissolati, Malia Andreotti e Miriam Vece, che possono fare esperienza per crescere e avvicinare il livello delle migliori al mondo. Elisa Balsamo, oltre all’inseguimento a squadre, dovrebbe essere assoluta protagonista anche nell’Omnium, che esalta le sue doti di completezza.

Passando agli uomini, in precedenza avevamo accennato che Ganna non prenderà parte all’inseguimento individuale: questa prova, infatti, non è in programma per quanto riguarda questa prima prova di Coppa. I protagonisti del quartetto potrebbero esprimersi ad alti livelli anche nelle altre prove. In particolare, Simone Consonni sta lavorando molto sull’Omnium, anche in vista delle prossime Olimpiadi probabilmente e dovrebbe essere certo del posto in questa prova. Inoltre, potrebbe correre anche nella Madison: Bertazzo e Lamon potrebbero essere i compagni più accreditati. Luca, Davide e Francesco Ceci, invece, saranno impegnati nelle varie prove di velocità. Convocato anche il giovanissimo Stefano Moro.

In merito agli avversari, fari puntati sull’Australia: pur presentandosi con soli tre elementi la nazionale australiana potrebbe togliersi grandi soddisfazioni. Cameron Meyer potrebbe dominare le prove di endurance (Madison e corsa a punti), mentre Michael Glaetzer è tra gli uomini più forti nella velocità. Da valutare come sarà impiegato Callum Scotson, anche lui molto adatto alle prove più lunghe. La squadra belga sarà focalizzata soprattutto sul settore veloce, al pari della Germania e della Polonia, che davanti al pubblico di casa potrebbe togliersi delle buone soddisfazioni. Come spesso succede nelle due stagioni post-olimpiche, la Gran Bretagna sarà rappresentata da una squadra molto giovane, che però è molto solida e potrebbe crescere in vista dell’appuntamento a Cinque Cerchi di Tokyo 2020.

 





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Foto: Twitter Fci

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