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Ciclismo su pista, situazione critica in Italia: piove dentro al Velodromo di Montichiari! Villa e Salvoldi: “Senza l’impianto regrediamo subito, temiamo la chiusura”

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L’Italia del ciclismo su pista continua a mietere successi, nel weekend di Coppa del Mondo gli azzurri sono stati letteralmente strepitosi a Pruszkow conquistando tra le altre cose anche i due ori con i due quartetti dell’inseguimento, ma i risultati sembrano non poter bastare per meritarsi tutti i riguardi necessari per mantenere il movimento ai massimi livelli.

Il Velodromo di Montichiari, l’unico al coperto nel nostro Paese, ha dei seri problemi al tetto e può concretamente piovere nell’impianto (le infiltrazioni d’acqua sono purtroppo una realtà). Come se non bastasse ci sono anche di gravi problemi finanziari (il bilancio della Federazione è in rosso di 2,7 milioni di euro) che potrebbero costringere a tagliare gli investimenti in questo settore. L’Italia era sparita dalla pista per oltre un decennio poi piano piano è ritornata ai vertici, come testimoniano l’oro olimpico di Elia Viviani e i tanti podi (e risultati di spessore) conquistati dagli azzurri tra Mondiali, Europei e tappe di Coppa del Mondo.

A essere preoccupati sono in primis i direttori tecnici come dichiarato oggi alla Gazzetta dello Sport. Dino Salvoldi è lapidario: “E’ un problema gravissimo che andrebbe risolto subito. Temo lo scaricabarile tra le istituzioni, ho paura che si possa arrivare alla chiusura. Abbiamo lavorato tantissimo per tornare ai vertici, ma senza l’impianto si regredirebbe all’istante“. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Marco Villa che segue il settore maschile: “Sperare che non piova nei giorni di allenamento ci fa tornare indietro. Ho sentito il presidente federale Di Rocco, confido che si possano trovare delle soluzioni“.

 





(foto Twitter FCI)
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