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Coppa Davis 2017, ultima giornata (domenica 26 novembre): Francia-Belgio 2-1, Tsonga può regalare la decima “Insalatiera” ai transalpini

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E’ il giorno del giudizio per la finale di Coppa Davis 2017 a Lille: la Francia in vantaggio 2-1 contro il Belgio ha l’occasione di chiudere i conti, conquistando l’ultimo punto utile nei due incontri della terza e decisiva giornata sul veloce indoor dello Stade Pierre Mauroy.

Sarà il match tra i n.1 delle rispettive compagini a decidere il destino di questo confronto. Spetterà a Jo Wilfried Tsonga (n.15 ATP) e David Goffin (n.7 ATP) quest’incombenza e sapremo se sarà trionfo transalpino per la decima volta nella storia oppure se il Belgio potrà giocarsi il tutto per tutto nella partita successiva tra Lucas Pouille (n.18 ATP) e Steve Darcis (n.76 ATP). I precedenti vedono in vantaggio il 32enne di Le Mans (4-2), vittorioso anche nell’ultimo incontro in ordine di tempo, ovvero nella finale sul cemento di Rotterdam (Olanda) di quest’anno dove Tsonga si è imposto 4-6 6-4 6-1. Un match che, però, sarà diverso dagli altri per il significato che ha e la tensione tipica della Davis.

Il 26enne di Rocourt è in un momento di forma strepitoso, come la finale nelle ATP Finals dimostra, sconfiggendo sia Rafael Nadal (nel proprio raggruppamento) e sia Roger Federer (in semifinale). Anche contro Pouille il bilancio era nettamente a sfavore ed invece il match di venerdì, contro il 23enne di Grande-Synthe, è stato condotto con grande autorevolezza. Dal canto suo Tsonga viene, anch’egli, da un’annata positiva ed i titoli ottenuti a Lione, Anversa, Marsiglia e Rotterdam (battendo Goffin) parlano chiaro. In più la media di 20 vittorie e 7 sconfitte in questa competizione depongono in favore del francese. Ci attende dunque un match aperto ad ogni risultato nel quale Tsonga avrà il vantaggio del pubblico a sostenerlo ma, forse, anche più pressione per far sua la partita.

Per quanto concerne l’altro (eventuale) incontro non ci sono precedenti tra il citato Pouille e Darcis. Sulla carta, il transalpino, avendo una classifica nettamente migliore, ha più carte da giocare nel proprio mazzo ma è chiaro che il peso psicologico della sfida andrà a condizionare lo sviluppo della stessa in un modo o nell’altro.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: profilo twitter ATP World Tour

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