Formula 1

F1, la Ferrari saprà essere competitiva anche nel 2018? La base è buona, sviluppo su power-unit e aerodinamica fondamentale

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Il Mondiale 2017 di F1 è già un ricordo e le ultime due gare, in Brasile e ad Abu Dhabi, saranno vissute nell’ottica del 2018. Lewis Hamilton, vincitore del campionato sulla Mercedes, andrà in caccia della doppia cifra nelle vittorie conseguite quest’anno mentre da par suo la Ferrari, reduce dalle delusioni delle ultime uscite tra problemi di affidabilità e incertezze al via, vorrà rifarsi per pensare all’anno prossimo con convinzione e fiducia senza sottovalutare però anche quanto potrà fare la Red Bull e Max Verstappen, vittoriosi in Malesia e nell’ultima esibizione messicana. Ci si chiede: saprà essere competitiva la Rossa nello show targato 2018?

Mettendo da parte l’amarezza per come si è conclusa la stagione, spunti per essere positivi ve ne sono anche tanti. Tornando a 12 mesi fa, quando Maranello era la terza forza del Circus, sono stati fatti dei passi da gigante. Il nuovo regolamento redatto per il 2017 lasciava presagire una RB prestazionale fin da subito per l’esaltazione dei concetti aerodinamici. Invece la SF70H si è rivelata una vettura ottima, facile da mettere a punto e portare al limite. Un differenziale enorme, pertanto, rispetto alla vettura 2016, difficile da interpretare dai tecnici e dagli stessi piloti.

Uno strumento che nelle mani di Sebastian Vettel è stato vincente, consentendo al tedesco di rivaleggiare con le Frecce d’Argento e obbligare la scuderia di Brackley a sfoderare tutte le proprie armi. Una dura lotta, come non si vedeva da anni, a cui è mancato lo sprint finale . E su questo il Cavallino Rampante potrà lavorare per essere ancor più forte nel Mondiale che verrà limando i dettagli in termini di aerodinamica e power unit.

Nel 2017 abbiamo fatto bene se si considera un punto di partenza. C’è il rimpianto di non essere riusciti a fare meglio ma la macchina era buona e nel 2018 faremo ancora meglio“, con queste parole il presidente della Ferrari Sergio Marchionne ha tracciato un bilancio a margine della conference call con gli analisti rafforzando dunque le convinzioni del team.

L’anno corrente è stato molto utile per consentire ad una struttura nuova di fare esperienza al cospetto di avversari navigati e con titoli sulle spalle. I margini di miglioramento sono ampi ed il nuovo progetto può partire forte degli ottimi riscontri in pista. Al di là, infatti, dell’amarezza per l’epilogo la squadra di Maranello deve trarre il meglio per essere ancor più efficiente.

Il guanto di sfida a Mercedes e Red Bull è lanciato e negli ultimi due round, dal forte sapore 2018, Vettel e tutti i ragazzi della Ferrari vorranno fare la voce grossa.

 





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giandomenico.tiseo@oasport.it

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