Formula 1

F1, le possibili novità regolamentari previste per il 2020. Resterà l’ibrido, il motore farà più rumore…

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Mancano ancora due gare alla conclusione della stagione 2017, ma il mondo della Formula Uno sta già gettando le basi per il suo futuro. Si parla, infatti, di quello che accadrà dopo il 2020 (in occasione della scadenza del Patto della Concordia), quando entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico. L’avvento dell’ibrido ha rivoluzionato la classe regina del motorsport e, con molta probabilità, sarà ancora la traccia che sarà seguita. Ci sarà, tuttavia, qualche novità, ma non si parla di rivoluzione come avvenuto negli ultimi anni.

A Parigi, nella sede della FIA, si sono incontrate tutte le componenti della Formula Uno. Jean Todt, presidente della Federazione, ha accolto la Liberty Media (i nuovi proprietari americani della F1), i rappresentanti delle scuderie ed i costruttori dei motori, per parlare del futuro delle Power Unit. Dopo diversi mesi di discussioni e spaccature in seno ai team, le idee appaiono chiare. Da una parte troviamo Ferrari e Mercedes, che puntano decisamente sulla continuità sull’ibrido (anche per una questione di emissioni nell’ambiente), mentre dall’altra parte le squadre più piccole sperano in un ritorno al passato per rendere il campionato più equilibrato. Ad occhio e croce tutto si rivolverà in una morbida via di mezzo. Si proseguirà nell’era ibrida, ma con una riduzione dei costi che potrebbe andare bene un po’ a tutti.

In questo modo le scuderie maggiori rimarranno nella categoria più spinta ed evoluta del motorsport, mentre le altre avranno maggiore competitività e minori spese. Un altro passo in avanti che si dovrebbe compiere riguarda proprio il suono dei propulsori. I “puristi”, infatti, non hanno minimamente apprezzato il cambio di rumore avvenuto con l’arrivo delle Power Unit. Dopo il 2020 si tornerà ad avere un suono simile al passato, per riconquistare i tifosi che amavano la F1 degli anni che furono. Per rendere possibile tutto ciò, oltre ad intervenire direttamente nelle componenti del motore (portando il regime di rotazione a 3000 giri), si pensa ad un potenziamento delle PU. Escluso categoricamente, al momento, il ventilato ritorno ai V10. Eventualità che Jean Todt ha stroncato sul nascere. Si dovrebbe proseguire con gli attuali V6 con cilindrata da 1,6 litri, con l’addio della MGU-H (il sistema di recupero termico), un Turbo con dimensioni e peso ridiotti, mentre la MGU-K (sistema di acquisizione energia) sarà potenziata.

Il futuro della Formula Uno sarà deciso in questi giorni. Capiremo, dunque, quale sarà la strada intrapresa ma l’idea della Liberty Media è di riportare la gente ed i tifosi sempre più a contatto con lo spettacolo della categoria regina del motorsport. Un Mondiale senza Ferrari o Mercedes è impensabile e le decisioni in ottica regolamentari non prevederanno rivoluzioni. Miglioramenti per soddisfare il pubblico, ma non sarà lasciata la strada dell’ibrido. 

 

 





 

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alessandro.passanti@oasport.it

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