Formula 1
F1, Lewis Hamilton “prende in giro” Sebastian Vettel. La macchina migliore era della Ferrari. Tedesco sminuito?
Lewis Hamilton si è laureato meritatamente Campione del Mondo di Formula Uno per la quarta volta in carriera, peraltro con ben due gare d’anticipo sul finale della stagione. Il britannico ha messo il turbo negli ultimi appuntamenti ed è riuscito a fare la differenza, spezzando i sogni di Sebastian Vettel che si è dovuto inchinare a causa di errori personali e di problemi meccanici che hanno purtroppo colpito le Ferrari.
Il 32enne ha ribadito la propria superiorità e, a suo dire, ha trionfato nonostante guidasse una vettura inferiore rispetto al Cavallino Rampante! Un’affermazione che ha stupito i più, arrivata nel corso di un’intervista rilasciata al sito motorsport. In pista è sembrato a tutti evidente quanto la Mercedes andasse più veloce rispetto alle Rosse e invece l’analisi tecnica di Hamilton è totalmente differente: secondo lui la monoposto di Seb e di Kimi Raikkonen aveva qualcosina in più che però non è stata sfruttata al meglio, il team tedesco si è dimostrato più squadra ed è riuscito a imporsi ancora una volta.
Lewis ha dichiarato che ha il massimo rispetto nei confronti del rivale ma queste parole possono sembrare quasi una forma di scherno nei confronti dell’avversario che lo ha tenuto impegnato per buona parte della stagione, almeno fino al catastrofico incidente di Singapore quando i sogni di riportare il titolo a Maranello si sono definitivamente spenti. Il numero 1 della Mercedes ha voluto sminuire Vettel, quasi a dirgli che non è riuscito a tirare fuori tutto il potenziale della Ferrari e che si è fatto battere da un mezzo inferiore? Hamilton si è autodichiarato superiore, ha avuto la meglio in un duello dove secondo lei partiva sfavorito tecnicamente ma con le sue doti di pilota è riuscito a fare la differenza: è davvero così o è soltanto una spavalderia, l’ennesima della sua carriera?
Vettel potrebbe risentirne psicologicamente e questa critica dovrebbe caricarlo in vista della prossima stagione quando la Ferrari deve seriamente puntare al Mondiale per non prolungare ulteriormente un digiuno che ha già toccato i 10 anni! Una punzecchiatura che può certamente fare male all’orgoglio del tedesco, chiamato a tirare fuori gli artigli e a dimostrarsi superiore al rivale, cosa che negli ultimi anni gli è riuscita soltanto in rarissime occasioni.