Formula 1
F1, per la Ferrari non è tutto da buttare. Crescita enorme rispetto al 2017, ora serve concretezza per il Mondiale 2018
522 punti ottenuti nel Mondiale di F1 2017 contro i 398 raccolti nel 2016: sono questi i numeri della Ferrari negli ultimi due anni. Alla domanda se questo è un anno deludente perché non si è vinto il campionato si può rispondere in maniera negativa.
Il balzo in avanti compiuto dalla squadra di Maranello è stato incredibile e ciò è certificato non soltanto dai piazzamenti nelle graduatoria costruttori (2° posto alle spalle della Mercedes) o quella piloti (Sebastian Vettel 2° e Kimi Raikkonen 4°) ma anche dalla stessa velocità della SF70H, competitiva sulla quasi totalità delle piste ed in ogni condizione. Non è un caso che Vettel sia stato in vetta al Mondiale piloti fino all’appuntamento di Monza, riuscendo a vincere nel complesso 5 gare e centrare 13 podi e 4 pole.
Non certo numeri da sottovalutare da cui il Cavallino Rampante dovrà ripartire per proiettarsi al 2018 con ancor maggior convinzione. Qualcuno potrebbe dire: “Si è vero, però ad Abu Dhabi il gap di 19”330 (Vettel) e 45”386 (Raikkonen) dal vincitore Valtteri Bottas non lascia così allegri”. Corretto ma c’è un retroscena. A quanto pare, a frenare le due Rosse sullo Yas Marina Circuit dovrebbe essere stato un utilizzo del carburante non conforme fin dai primi giri, andato oltre la finestra prevista del regolamento, obbligando i due piloti ad alzare il piede dall’acceleratore in taluni circostanze. Non è un caso che poi lo stesso Seb, quando il problema è rientrato, è stato in grado di siglare un tempo ad appena 1 decimo dal record di Bottas. Dire che senza questa anomalia la Ferrari avrebbe potuto vincere è ardito ma di sicuro avremmo assistito ad una corsa diversa.
Ciò va dunque a collegarsi agli aspetti che il team italiano dovrà curare per essere in lizza per il titolo fino in fondo. La scarsa affidabilità nel terribile “trittico asiatico”, associato anche dall’episodio poco fortunato di Singapore, andrà risolta. Dettagli, come detto dal 4 volte campione del mondo, su cui quest’inverno dovranno lavorare coscienti però di avere una base ottima da cui ripartire. Serve maggior concretezza e forse anche un po’ più di potenza nel motore per contrastare le fortissime Frecce d’Argento che nei fatti si sono confermate più forti e complete nel computo di tutta la stagione come le 12 vittorie complessive ottenute certificano.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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