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Giovanni Malagò: “Se fossi Tavecchio mi dimetterei, una delusione clamorosa”. Il ministro Lotti: “Il calcio italiano va rifondato”

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Giovanni Malagò è visibilmente scosso per la mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali 2018. Il Presidente del Coni è naturalmente deluso per il risultato di San Siro e il giorno dopo ha dato la sua impressione durante la presentazione del nuovo Stadio dell’Atalanta effettuata nel salone d’onore del Coni. Queste le dichiarazioni del numero 1 dello sport italiano: “Fossi in Tavecchio mi dimetterei. E’ stata una delusione clamorosa, un uomo di istituzioni deve ragionare con il buon senso e le norme. Per essere concreti il Presidente del Coni può e deve commissariare una Federazione in tre casi: solo se non funziona la giustizia sportiva, la regolarità dei campionati o per gravi irregolarità amministrative. A oggi questi tre fatti non ci sono, non ci sono gli strumenti formali e procedurali per un commissariamento“.

Anche il ministro dello Sport Luca Lotti è molto contrariato: “Il calcio italiano va rifondato. E bisogna avere il coraggio di fare delle scelte importanti. Questo è il momento in cui tutti devono fare la loro parte. Come Governo stiamo già provando ad aiutare il calcio con la riforma dei diritti televisivi, c’è ancora molto da fare ma dobbiamo farlo tutti insieme. Ventura e Tavecchio devono prendere le loro decisioni, credo che sia importante cogliere questo momento per mettere a posto tutto il calcio italiano, dai settori giovanili fino alla Serie A. E’ anche un problema culturale, che parte dalla scuola calcio dei ragazzi e da come si insegna ai genitori che stanno in tribuna“.





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