Judo
Judo, Mondiali Open 2017: Teddy Riner da dieci e lode! Domina a Marrakech e scrive un altro capitolo da leggenda
Dopo sei anni di assenza, sono tornati in calendario i Campionati Mondiali Open di judo, che si svolgono questo fine settimana nella città marocchina di Marrakech. La giornata odierna ha visto all’opera gli uomini, in una competizione alla quale hanno preso parte quaranta atleti, ed il cui favorito d’obbligo era il francese Teddy Riner, già nove volte campione del mondo e due volte medagliato d’oro alle Olimpiadi.
Il gigante di Guadalupa ha iniziato la propria giornata contro il kirghiso Iurii Krakovetskii, in un primo turno che ha avuto le sembianze di un riscaldamento: dopo quattro minuti di attesa, Riner ha prodotto l’attacco decisivo nei primi secondi del golden score, mettendo a segno un waza-ari. Il tabellone ci ha riservato una possibile finale anticipata in occasione del secondo turno, visto che Riner ha affrontato il georgiano Guram Tushishvili, campione europeo in carica, considerato da molti come l’avversario più pericoloso per il francese. Questa volta, il colosso di Pointe-à-Pitre ha domato il caucasico con meno difficoltà rispetto alla semifinale di Budapest, realizzando due waza-ari, prima di immobilizzare il tunisino Faicel Jaballah nell’incontro successivo. Giunto ai quarti di finale, Riner ha battuto per ippon il mongolo Temuulen Battulga, mentre in semifinale ha dovuto attendere il golden score per avere la meglio per waza-ari sul cubano Andy Granda, proveniente dalle categorie inferiori e grande sorpresa di giornata dopo il suo ippon ai quarti sul giapponese Takeshi Ojitani.
Dall’altra parte del tabellone, invece, a farsi strada è stato contro ogni pronostico il belga Toma Nikiforov, altro atleta che abitualmente vediamo all’opera tra i -100 kg, dove è stato già medagliato mondiale e due volte medagliato europeo. Il ventiquattrenne ha infatti sconfitto per ippon il padrone di casa marocchino Adil Hajji, poi ha realizzato un waza-ari ed un ippon sul georgiano Levani Matiashvili, ed ha sconfitto ancora per ippon il russo Alexander Mikhaylin, trentottenne già campione mondiale Open nel 2001, ed il giapponese Kokoro Kageura, tutti atleti molto più pesanti di lui. Contro Riner, però, le prime prese hanno subito mostrato una superiorità del francese, che si è immediatamente portato in vantaggio per waza-ari su sumi-gaeshi. Alla fine, il campionissimo ha centrato il suo decimo titolo mondiale per due waza-ari a zero, scrivendo ancora una volta una pagina di storia del judo e dello sport.
Curiosamente, le due finali per il bronzo hanno visto due sfide tra connazionali. Il primo match è stato tutto all’insegna del Sol Levante, con Takeshi Ojitani che ha avuto la meglio su Kokoro Kageura, costringendolo ad accumulare un terzo shido al golden score. Dopo la brutta figura di Budapest, il venticinquenne di Osaka conquista dunque la sua prima medaglia mondiale, dopo aver vinto tre delle ultime quattro edizioni dello Zen Nihon, il Campionato Giapponese Open. L’altra medaglia di bronzo è invece stata assegnata al termine della sfida tutta cubana tra Andy Granda ed Álex García Mendoza, che, a dispetto del fatto di essere connazionali, non si erano mai affrontati in tornei ufficiali: quinto alle Olimpiadi di Rio 2016 tra i pesi massimi, il ventiquattrenne García Mendoza ha fatto valere la sua potenza fisica per imporsi con due waza-ari, e conquistare la sua prima medaglia mondiale dopo aver vinto il titolo continentale panamericano della categoria regina.
Una parola infine, per il greco Ilias Iliadis: tornato alle competizioni dopo oltre un anno di stop, l’ellenico di origine georgiana è stato subito eliminato per waza-ari dall’olandese Roy Meyer.
Open
1. RINER, Teddy (FRA)
2. NIKIFOROV, Toma (BEL)
3. GARCIA MENDOZA, Alex (CUB)
3. OJITANI, Takeshi (JPN)
5. GRANDA, Andy (CUB)
5. KAGEURA, Kokoro (JPN)
7. BATTULGA, Temuulen (MGL)
7. MIKHAYLIN, Alexander (RUS)
giulio.chinappi@oasport.it
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Immagine: IJF