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MotoGP, onore ad Andrea Dovizioso. Preciso e metodico, ci ha fatto sognare sino in fondo

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Andrea Dovizioso ci ha davvero fatto sognare fino in fondo, ha lottato con le unghie e con i denti, ha duellato alla pari contro uno stratosferico Marc Marquez, ha davvero sperato di poter conquistare il Mondiale della MotoGP, ha tenuto aperto i conti fino all’ultima gara, costringendo lo spagnolo all’ultimo atto per conquistare il quarto titolo iridato nella classe regina.

Semplicemente il Dovi è esploso e ha disputato un’annata ai limiti della perfezione, ha vinto addirittura sei gare, ha sconfitto Marquez in due duelli palpitanti all’ultima curva (in Austria e in Giappone): considerando che prima del 2017 si era imposto soltanto in due circostanze è chiaro il netto miglioramento che il ducatista ha compiuto negli ultimi mesi, con la massima tranquillità e pacatezza. Un centauro preciso e metodico che ha lavorato tantissimo, che è riuscito a esaltare le doti di tutto il team, di ingegneri e meccanici: ha spronato tutta la scuderia e ha ottenuto il 110% senza essere arrogante e strafottente, con la massima umiltà e semplicità, il classico ragazzo dalla porta accanto che è riuscito a emozionare tutta Italia e non è facile visto l’amore incondizionato che molti provano per Valentino Rossi, andato poi in difficoltà nella seconda parte del campionato a causa dell’infortunio e del livello scemato della Yamaha.

Dovizioso è entrato in una nuova dimensione, ora è decisamente più convinto dei propri mezzi, conosce i propri limiti ma soprattutto i propri pregi, nel corso dei vari weekend si è sempre migliorato e si è sempre migliorato: le sei vittorie sono delle perle del suo talento, dispiace per lo zero in Argentina e soprattutto per le difficoltà croniche rimediate tra Aragon e Phillip Island. Per poter battere davvero questo Marquez bisognava essere superlativi e stellare, serviva essere marziani ma l’Italia ha trovato un grandissimo Campione che ci ha fatto sognare fino in fondo e che anche nei prossimi anni potrà ancora dare l’assalto al Mondiale. Se la Ducati si confermerà su questo livello ne potremo davvero vedere di tutte le belle e il titolo iridato potrebbe seriamente tornare nel nostro Paese dopo un lungo digiuno, Dovizioso deve ripartire proprio da questa grande annata per rilanciarsi ulteriormente e ribadire di essere davvero un centauro che vale e che merita la massima attenzione.

 

 





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