Nuoto
Nuoto, Federica Pellegrini attacca i “Leoni da tastiera”: “Molestie? La violenza che devo sopportare è via web/social”
Si sa, gli sportivi, come i politici e i personaggi dello spettacolo, sono spesso catalizzatori di attenzioni, centro di gravità permanente (a volte) per emozioni negative. Rabbia, invidia o pura e semplice antipatia muovono utenti che, nella maggior parte dei casi, vivono di riflesso guardando la pagliuzza negli occhi altrui e non la trave nei propri attraverso il “Grande Fratello” social.
Il tema è caldo: violenza e molestie subite. I casi di attori, persone note allo show-business, protagonisti di confessioni di vario genere, occupano le prime pagine dei giornali da qualche tempo. Da questo punto di vista, forse, chi fa sport ad alto livello sembra essersi “salvato” ma, come dicevamo prima, le forme di violenza sono altre, trasferite sulla tastiera e componendo un messaggio facebookiano o su twitter. E’ quel che denuncia Federica Pellegrini a margine della consegna di un premio, il Paul Harris Fellow del Rotary Noale dei Tempesta.
“Molestie? Nello sport è diverso. La violenza che devo sopportare io, fatte le dovute proporzioni, è di un altro tipo, e avviene fuori dalla piscina“, ha dichiarato la campionessa di Spinea sul Gazzettino Venezia-Mestre. Un riferimento ai commenti o reazioni social sotto ogni notizia che possa riguardarla. Qualcuno potrebbe dire: “Fa parte del gioco: essere un personaggio pubblico contempla oneri ed onori”. Vero, ma si può sempre giustificare un atteggiamento simile solo perchè “il cliente ha sempre ragione”? Perchè è soltanto il soggetto noto a dover pagare lo scotto mentre chi commette un errore, dall’altra parte, raramente ne risponde? Sono questi gli interrogativi che ci potremmo porre a cui ognuno di noi può dare le risposte che meglio crede.
giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Diego Gasperoni