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Olimpiadi Invernali Pyeongchang 2018: la Russia non sarà ai Giochi senza bandiera. Si teme però l’esclusione per i casi di doping

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Dopo le novità giunte sul fronte doping dal Cio relativamente alle Olimpiadi Invernali di Sochi (Russia) del 2014 con le squalifiche dei due atleti di sci nordico Alexander Legkov e Evgeniy Belov in base al rapporto McLaren sul cosiddetto “Doping di stato” in Russia, ci sono anche le prime reazioni sul fronte politico/sportivo nel Paese interessato.

Il vice ministro Vitaly Mutko sostiene che le decisioni del Cio creano falsi allarmi e perplessità, la sola reazione possibile è ricorrere al Tas“, mentre il presidente del Comitato Olimpico nazionale, Alexander Zhukov ha espresso una posizione più morbida forse temendo prossime gravi ripercussioni. Il n.1 dello sport russo esclude sin da ora che gli atleti gareggino alle Olimpiadi di Pyeongchang 2018 sotto bandiera neutrale.

Nel frattempo, come riporta la Gazzetta dello Sport, si attendono eventuali decisioni circa i quattro fondisti interrogati dalla commissione Oswald. L’argento della 50 km Maxim Vylegzhanin ha già dichiarato apertamente di aspettarsi una squalifica. Inoltre aumenta il numero degli atleti sotto inchiesta (da 28 a 35). Lunedì saranno ascoltati i tre pattinatori dello speed skating, bobbisti e specialisti dello skeleton, tra i quali Elena Nikitina. Toccherà poi ai biathleti e forse la nostra Karin Oberhofer potrebbe ritrovarsi un bronzo nella sprint. In buona sostanza si teme un’altra tempesta perfetta nel mondo dello sport russo ed a Cinque Cerchi.

 





giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Fis

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