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Rugby, presentazione dei Test Match del fine settimana 11-12 novembre. L’Emisfero Sud sfida il Vecchio Continente

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Finalmente, ci siamo: dopo l’antipasto di sabato scorso con la sfida tra Giappone ed Australia, entra nel vivo il mese di Test Match internazionali. Sabato 11 saranno otto i confronti di grande interesse: le squadre dell’emisfero australe sbarcheranno in Europa per una giornata di stupendo rugby.

Il big match di giornata sarà quello che vedrà opposte Francia e Nuova Zelanda: tra i padroni di casa l’ala Huget raggiungerà le 50 presenze in Nazionale proprio nella gara in cui i transalpini cercheranno di interrompere la striscia di sconfitte che dura da otto anni. In 57 precedenti dal 1906, la Nuova Zelanda ha vinto 44 incontri e ne ha persi 12, con un pari: l’ultima affermazione francese risale al 2009, da allora 10 sconfitte in otto anni. Nello scorso novembre l’ultima sfida: gli All Blacks si imposero a Parigi per 24-19. La Nuova Zelanda, qualora dovesse marcare tre mete, raggiungerebbe quota 2000 nella propria storia. Qualsiasi risultato lascerebbe comunque gli All Blacks al numero uno del Ranking, ma in caso di larga sconfitta degli oceanici ed affermazione inglese con almeno 15 punti di scarto, il divario in classifica si ridurrebbe drasticamente, a 0,69 punti. Al contrario una vittoria della Francia varrebbe almeno due punti, sufficienti a scalare almeno al settimo posto della classifica.

Anche in Irlanda-Sudafrica c’è chi festeggia le 50 presenze in Nazionale: si tratta, per i padroni di casa, di Sean O’Brien. Il Sudafrica ha vinto 18 delle 25 sfide, marcando oltre il doppio del numero di mete (69 a 31). Nel giugno 2016, in tre incontri, gli ospiti ne hanno vinti due, l’Irlanda però al momento viene da quattro vittorie consecutive. Elton Jantjies è a soli due punti dal raggiungere i 200 nelle partite per il Sudafrica. Nel 2017 gli Springboks non hanno ancora battuto una formazione che li precede in classifica, ma potrebbero salire comunque al terzo posto in caso di mancata affermazione australiana in Galles. In questo caso una vittoria gallese con più di 15 punti di margine farebbe scendere l padroni di casa al sesto posto.

Galles ed Australia si incontreranno anche ai Mondiali del 2019: i Wallabies si sono imposti a Cardiff già lo scorso novembre per 8-32: In 40 incontri, gli ospiti hanno vinto per 29 volte ed al momento sono protagonisti di una serie di 12 vittorie consecutive. L’Irlanda ha siglato 12 mete in 7 partite quest’anno, mentre l’Australia ne ha marcate 51 in 11 sfide. I gallesi potranno anche salire di due posizioni nel ranking, ma per farlo dovranno vincere con almeno 15 punti di scarto e sperare in altri risultati favorevoli, mentre con una sconfitta resterebbero settimi a meno di una clamorosa affermazione della Franca sul Sudafrica. I Wallabies al contrario salirebbero in seconda piazza qualora dovessero imporsi largamente e, al tempo stesso, l’Inghilterra dovesse perdere in casa contro l’Argentina.

Proprio Inghilterra-Argentina sarà l’antipasto della sfida che vedrà opposte le due formazioni alla Coppa del Mondo 2019: l’Inghilterra nei due test in trasferta a giugno ha siglato 73 punti, mentre gli argentini si sono imposti a Twickenham soltanto nel 2006 per 18-25. Vista la differenza in classifica l’Inghilterra pur vincendo non guadagnerebbe punti in classifica, mentre un successo dei Pumas con almeno 15 punti di scarto, unita ad una sconfitta delle Fiji in Italia, farebbe salire i sudamericani al nono posto in classifica.

Scozia e Samoa invece si sono già incontrate due anni fa in Coppa del Mondo, con successo scozzese per 36-33, grazie anche ai 26 punti di Laidlaw. Gli oceanici inoltre hanno sempre perso nei loro 5 precedenti in Scozia, mentre hanno vinto soltanto una volta in campo neutro. Vista la differenza nel Ranking tra le due compagini, la Scozia non otterrebbe alcun vantaggio da una vittoria, mentre gli ospiti scavalcherebbero l’Italia al 14° posto qualora dovessero vincere in larga misura e l’Italia non vincere in casa contro le Fiji.

Sfida che interessa gli Azzurri in chiave ranking sarà anche quella tra Georgia e Canada: le due squadre potrebbero affrontarsi ancora in Coppa del Mondo, qualora i nordamericani dovessero qualificarsi come Americas 2. Nelle sei precedenti sfide ci sono state tre vittorie a testa, ma la Georgia ha vinto a giugno in casa del Canada per 13-0. Ai canadesi manca la vittoria da sette gare, dato che ha spinto la squadra al peggior piazzamento della storia, l’attuale 24° posto. La grande differenza di ranking fa sì che non ci saranno punti per la Georgia in caso di vittoria, mentre il Canada potrebbe salire anche al 20° posti in caso di exploit con margine.

Il match tra Italia ed Isole Fiji vedrà l’esordio assoluto di Jayden Hayward, mentre gli altri tre “uncapped” Giovanni Licata, Ian McKinley e Matteo Minozzi partiranno dalla panchina. Le Fiji guidano i precedenti con 6 vittorie e 5 sconfitte, ma hanno vinto soltanto in un’occasione in Italia, nel 1999. Gli azzurri devono vendicare la sfida persa a Suva a giugno, quando gli oceanici si imposero per 22-19 con un drop all’ultimo secondo. Gli azzurri, in caso di vittoria con ampio margine potrebbero anche salire al 12° posto, ad un soffio dal Giappone. Al contrario gli ospiti non migliorerebbero la posizione in classifica neppure in caso di affermazione, a meno che Samoa non si imponga in Scozia in maniera molto larga.

Il test match con meno appeal è quello tra Germania e Brasile, con i teutonici che hanno vinto le 4 precedenti sfide, con una media di 18 punti di scarto. La Germania potrà migliorare di una posizione in classifica se vincerà in maniera larga con tanto di risultati favorevoli dagli altri campi, mentre il Brasile a sua volta potrebbe scavalcare la Germania nel caso in cui dovesse vincere con almeno 15 punti di scarto.





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Foto: Profilo Twitter All Blacks

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roberto.santangelo@oasport.it

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