Foto: Lorenzo Di Cola
Rugby
Rugby, Test Match novembre 2017: Italia-Fiji, gli azzurri vogliono la vittoria
Tutto pronto al Massimino di Catania, il grande rugby torna al Sud, precisamente in Sicilia, per il primo dei tre Test Match di novembre della nazionale italiana. Gli azzurri di Conor O’Shea domani alle ore 15:00 diretta DMAX (ch. 52 DTT) affronteranno le Fiji nella sfida che pare più alla portata di Sergio Parisse e compagni. Fondamentale sarà portare a casa il risultato, provando a sfruttare la carica del pubblico siciliano che darà sicuramente una spinta in più alla nazionale.
Da riscattare c’è assolutamente la sconfitta arrivata, proprio con la squadra fijana, nei Test Match di giugno: a Suva i padroni di casa riuscirono ad imporsi per 22-19 con un drop allo scadere di Volavola, dopo un incontro che era sembrato completamente in controllo da parte della banda tricolore. Ora è praticamente fondamentale portare a casa il risultato grosso: il piatto piange, il tabellino parla di nove sconfitte consecutive per la squadra di O’Shea dopo la splendida vittoria arrivata con il Sudafrica a novembre scorso. “Sicuramente vogliamo vincere – le parole dell’allenatore irlandese – ma il nostro focus deve essere sulla prestazione, non sul risultato: non controlliamo il tabellone, ma dobbiamo avere chiaro in testa il nostro piano di gioco, quello che possiamo fare sul campo e come possiamo farlo. Se riusciremo a controllare il nostro rugby nel modo adeguato, forse potremo portare a casa la partita”.
Molte le novità nella formazione azzurra, con una rosa sempre più giovane sia a livello di carta d’identità che per quanto riguarda le presenze internazionali. A guidarla ci sarà ovviamente capitan Parisse, supportato da uomini d’esperienza del calibro di Leonardo Sarto, Francesco Minto e Marco Fuser. Da valutare ci sarà la prestazione di Marcello Violi da mediano di mischia: il giocatore delle Zebre è stato preferito ad un veterano del calibro di Edoardo Ugo Gori. A sorprendere ancor di più è l’inserimento da estremo di Jayden Hayward, equiparato neozelandese della Benetton, al debutto in azzurro con la maglia da titolare. Fondamentale in fase offensiva sarà la qualità, anche al piede, di Carlo Canna, punto di riferimento di questa squadra da mediano di apertura. Ancor più importante la lotta in mischia chiusa: Ferrari-Lovotti-Bigi in prima linea.
Per le Fiji formazione tutta (o quasi) europea: quattordici su quindici titolari infatti militano tra Premiership inglese, Top14 e PROD2 francese. “Quella di sabato è una sfida molto difficile: i nostri avversari hanno giocatori in gradi di creare dal nulla, di fare vere magie con l’ovale in mano. Dovremo essere sempre concentrati e la nostra reazione al loro rugby sarà fondamentale. Fiji ha grandi trequarti, un ottimo allenatore – ha concluso O’Shea – ed ha compiuto grandi passi avanti anche con i trequarti. Per noi sarà una sfida in mischia chiusa, in difesa, in ogni area del campo. Non mi stanco di ripeterlo, la nostra performance sarà la chiave della partita”.
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