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Serie A, i migliori italiani della dodicesima giornata: sorpresa Ciciretti, Romagnoli rinasce, Verdi da record

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Si è appena conclusa la dodicesima giornata di Serie A, con diversi risultati in particolare fra le prime della classifica che hanno spostato gli equilibri che regnavano fra le prime posizioni. Roma e Juventus, infatti, hanno rosicchiato due punti a Inter e Napoli, con i bianconeri a -1 dalla vetta e i giallorossi potenzialmente a -2. Come ogni lunedì, analizziamo i migliori giocatori italiani della giornata appena conclusa.

Amato Ciciretti. Un gol all’Allianz Stadium, con una punizione così, forse poteva solamente sognarlo un paio di stagioni fa. Impatta alla perfezione il pallone, sfruttando l’errato posizionamento di Szczesny e regalando al suo Benevento un sogno ad occhi aperti della durata di quasi un’ora, prima che Higuain e Cuadrado riportino la gara dalla parte dei campioni d’Italia. Tuttavia, la prestazione di Ciciretti e del Benevento rimane: se i campani riusciranno a giocare d’ora in poi con l’intensità mostrata stasera e nel secondo tempo dell’ultima gara con la Lazio, forse il discorso salvezza potrebbe clamorosamente riaprirsi.

Simone Verdi. Due gol su punizione nella stessa partita – e già per questo di per sé farebbe notizia. I gol di Verdi contro il Crotone arrivano però da due punizioni calciate con entrambi i piedi, la prima con un sinistro che non lascia scampo a Cordaz, la seconda con un destro che accarezza il palo e si insacca. La sua doppietta non basta al Bologna per evitare una clamorosa sconfitta, ma la prestazione dell’azzurro rimane. Sta definitivamente esplodendo in questa stagione e c’è da immaginare che siano diverse le big che gli hanno puntato gli occhi addosso.

Alessio Romagnoli. Da diverso tempo, ormai, era il migliore della retroguardia rossonera, spesso in balia degli attacchi avversari. Alessio, in generale, non ha mai demeritato – derby e Rijeka a parte – ma nell’ultimo periodo, quello coinciso con la squalifica di Bonucci, aveva vestito i panni del leader difensivo. Con lui in campo il Milan si è comportato bene con la Juve e con il Chievo, riuscendo a mantenere la porta inviolata ieri sera a Sassuolo. Il gol, poi, è la giusta premiazione per un ragazzo che sembra tornato ai livelli del suo primo anno in rossonero.

Bryan Cristante. Ormai è una tassa da pagare per tutti: il centrocampista di scuola MIlan sta trovando sotto l’ala protettiva di Gasperini la sua effettiva dimensione. Dietro a Petagna e Gomez, Bryan si muove alla perfezione e trova dei tempi d’inserimento da manuale del calcio. Per la prima volta non segna di testa, ma è anzi abile a ribadire in rete di piede l’assist di Toloi sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’Atalanta se lo gode e si può già immaginare che Ventura lo stia monitorando seriamente per la Nazionale maggiore, in attesa di sapere se l’Italia andrà o meno ai prossimi Mondiali.

Luca Rizzo. Premiamo lui per premiare tutta la SPAL, autrice di una partita sontuosa in uno dei campi più ostici dell’intera Serie A, quello di Bergamo. I ragazzi di Semplici approcciano alla gara al meglio, senza alcun timore reverenziale di una squadra che, per quanto sia, è quasi ai sedicesimi di Europa League ed in casa gioca un calcio di altissimo livello. Rizzo entra e dopo soli tre minuti si inventa letteralmente un gol da favola, un destro a girare che si insacca all’incrocio senza lasciare scampo a Berisha. Il suo gol regala un preziosissimo punto ai biancazzurri, fra le neopromosse sicuramente la squadra migliore per affrontare questa Serie A.

andrea.voria@oasport.it

 





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Foto: Facebook Bologna FC 1909

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