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Slittino, Coppa del Mondo 2017-2018: l’Italia punta su Dominik Fischnaller. Una squadra giovane che vuole spiccare il volo

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Tutto pronto per la Coppa del Mondo di slittino che scatta domani, con le prime due gare (singolo femminile e doppio) sul catino di Igls, in quel di Innsbruck (Austria). Una nazionale italiana ambiziosa si prepara alla sfida nel massimo circuito internazionale: la squadra guidata da Armin Zoeggeler è giovanissima, ma pronta a spiccare il volo nella stagione che lancia verso i Giochi Olimpici di PyeongChang.

Età media addirittura sotto i 25 anni per gli azzurri: il direttore tecnico ha deciso, almeno per questa prova di apertura, di aggiungere alcuni componenti della squadra juniores per testarli già nel mondo dei grandi. A guidare la pattuglia tricolore c’è la punta di diamante Dominik Fischnaller: il 24enne nativo di Bressanone ha dimostrato nel singolo maschile di potersela giocare con i più forti della specialità. Quattro vittorie in Coppa del Mondo (più due nella prova a squadre) e ventitré podi: l’altoatesino ha tutte le carte in regola per puntare alla top-3, anche se spesso viene a mancare la costanza. In chiave Cinque Cerchi fanno ben sperare i due bronzi (singolo e singolo sprint) ottenuti nel 2017 proprio sul catino di apertura della Coppa, quello di Igls. Ci sarà da sudare per strappare un gran risultato contro i vari Loch e Repilov. Ad accompagnarlo nella specialità il cugino Kevin Fischnaller (un podio per lui in Coppa), Emanuel Rieder e Theo Gruber. Per quanto riguarda i giovani, test per Felix Schwarz, Leon Felderer e Lukas Gufler: riusciranno ad esplodere già in questa stagione?

Compito ancor più duro nel doppio, dove due posti su tre del podio sembrano essere prenotati praticamente in ogni gara: Eggert/Benecken e Wendl/Arlt non lasciano spazio agli avversari. A caccia di un grande risultato in quella che, molto probabilmente, sarà l’ultima annata della carriera ci sono i veterani Oberstolz/Gruber: manca in un palmares eccezionale la medaglia a Cinque Cerchi, sfiorata praticamente sempre da Torino fino a Sochi. Sono attesi dal salto di qualità definitivo Rieder/Rastner, capaci di avvicinarsi al podio con costanza. Qualche problema in più per Gruber/Kainzwaldner a causa di un infortunio. Esordio assoluto per Nagler/Malleier che promettono bene.

Cambiano gli obiettivi per le donne. Ancor giovanissime, Andrea Voetter e Sandra Robatscher devono dimostrare di poter puntare più in alto: magari la top-10 potrebbe essere alla portata. C’è spazio per le juniores: Hannah Niederkofler, Marion Oberhofer, Nina Zoeggeler (figlia del grandissimo Armin) e Verena Hofer. Fondamentale è il ruolo del singolo femminile in un possibile podio nel team relay olimpico: prendere troppo distacco potrebbe chiudere le porte verso le medaglie.

 





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gianluca.bruno@oasport.it

Foto: Paola Castaldi

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