Speed Skating
Speed skating, Coppa del Mondo Heerenveen 2017: Francesca Lollobrigida e Nicola Tumolero le ‘Frecce Tricolori’ sul ghiaccio olandese
La prima tappa di Coppa del Mondo di speed skating ad Heerenvenn (Olanda) è andata in archivio ed è il momento di tracciare un piccolo bilancio in chiave azzurra di quanto visto sul ghiaccio orange.
LOLLOBRIGIDA E TUMOLERO SUGLI SCUDI – Non ci sono dubbi che le nostre Frecce Tricolori lungo l’anello ghiacciato olandese siano state Francesca Lollobrigida e Nicola Tumolero. La skater romana, esibitasi nella spettacolare mass start, non ha deluso le attese centrando il terzo gradino del podio e rendendosi protagonista di una gara tatticamente perfetta. La top3 ottenuta dimostra che Francesca sotto il profilo mentale e fisico c’è ed è lei, in questo momento, la vera punta dell’Italia. In evidenza poi, come detto, il 23enne di Roana che nei 5000 metri ha confermato il suo ottimo stato di forma siglando il sesto crono nella finale A in 6’17″35, vicinissimo al personale (6’17″23 ottenuto in fase di preparazione ad Inzell, in Germania). Una prova degna di nota per l’azzurro che, a poco meno di 2″ dal terzo tempo del norvegese Sverre Lunde Pedersen, fa pensare che la distanza dal vertice non sia così ampia per un atleta in grandissima evoluzione.
ANDREA GIOVANNINI, CHE SUCCEDE? – In senso negativo, o per meglio dire, con il punto interrogativo le prestazioni di Andrea Giovannini. Eliminato nelle semifinali della mass start ed ultimo tempo nella finale A dei 5000 metri, lo skater di Baselga di Piné è parso decisamente sottotono. Ci si chiede se abbia qualche problema fisico perché, oggettivamente, quel 6’28″30 dei 5 km, di 11″ superiore all’ottimo crono siglato qualche settimana fa in Germania, fa ritenere che situazioni inattese siano venute a crearsi. Si spera, comunque, che il 24enne pinetano sappia recuperare al più presto la forma, già in vista del prossimo round di Stavanger (17-19 novembre) tenendo conto dell’importanza di queste prove di Coppa del Mondo in funzione della qualificazione ai Giochi Olimpici Invernali di Pyeongchang 2018.
TEAM PURSUIT, SI PUO’ FARE MEGLIO – Il sesto posto del trio giovane Tumolero, Giovannini e Bugari è da accogliere con il sorriso ma come detto dallo stesso ct Maurizio Marchetto si può aspirare a posizioni più prestigiose. Inutile nasconderlo: questa specialità è tra quelle su cui si può credere maggiormente ed il podio ad oltre 2″ non è così lontano. Certo, è necessario che i tre ragazzi diano il loro 100% e riescano a mettere sul ghiaccio tutte le loro qualità. Le occasioni per migliorare non mancheranno e le prossime tappe di World Cup saranno da sfruttare. In questo senso da osservare con grande attenzione l’incedere di Davide Ghiotto, quarto nella finale B dei 5000 e, forse, in grado di dare ulteriore slancio al terzetto italico. Vedremo.
VELOCITA’ IN DIFFICOLTA’ – A chiosa veniamo al capitolo “Velocità” e non è certo un mistero che su queste distanze si faccia più fatica, come da tradizione. Yvonne Daldossi, Mirko Nenzi e Francesca Bettrone hanno espresso il loro massimo possibile al momento con la Daldossi positiva nei 500m della Divisione B ottenendo un nono e decimo posto nell’appuntamento olandese. In attesa di ritrovare David Bosa, la situazione dei pattini veloci italici è questa.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: pagina facebook Francesca Lollobrigida
ale sandro
13 Novembre 2017 at 11:41
Lollobrigida e Bettrone molto bene, la presenza di due atlete, con la seconda di buon livello , è fondamentale per tutelare la più forte. Si possono trovare diverse soluzioni, un po’ come succedeva quando c’erano Francolini e Giovannini, col primo per la volata finale e l’altro a tirargli la volata oppure ad attaccare a pochi giri dall’arrivo e costringere le nazioni avversarie a lavorare.
La mancanza di Francolini in questo senso si fa sentire enormemente, perchè Bugari, nonostante il suo grande valore da rotellista, ancora deve entrare nei meccanismi.
La “Lollo” , dopo il gran bottino estivo a rotelle tra europei e mondiali, rimane una grande chance da podio per l’Italia a Pyeongchang.
La condizione di Giovannini sicuramente non mi è sembrata al meglio. Immagino che sia stato fatto un lavoro per favorire un crescendo di forma nelle prossime settimane.
A Stavanger in ogni caso dovrà andare, si spera, un po’ più forte nei 10000 per fare punti utili anche alla classifica dei 5000. La cosa positiva è vedere Tumolero e Ghiotto mantenersi su standard molto buoni. Il primo in particolare spero migliori ancora , anche nella distanza doppia.
Concordo con te Giandomenico quando fai riferimento all’inseguimento e al fatto che si potrebbe utilizzare proprio Ghiotto.
Sinceramente mi sono sorpreso di non vederlo schierato da Marchetto , come titolare già in Olanda. Visto che Malfatti sembra lontano dalle prestazioni migliori, valeva la pena provarlo al posto di Bugari, che rimane un esordiente praticamente.
Comunque, sia per Mass Start che Inseguimento se ne riparlerà a Calgary e Salt Lake, e per la qualificazione delle gare in corsia come l’ inseguimento ,bisognerà approfittare di quegli anelli ,di solito molto veloci, per fare anche un gran tempo, utile in caso non si passi subito attraverso il ranking per punti.
A Stavanger infatti ci saranno tutte le altre distanze tranne le due che ho citato.